ORTONA. Il porto di Ortona è stato assegnato dal ministero dell’Interno alla nave Aita Mari, che ieri mattina ha soccorso 43 migranti e, in serata, era impegnata a salvarne altri 100. È il settimo sbarco in programma in Abruzzo da quando anche lo scalo della provincia di Chieti è stato inserito tra quelli destinati ad accogliere i profughi: l’arrivo dell’imbarcazione dell’organizzazione non governativa (ong) basca Salvamento Marítimo Humanitario (Smh) è previsto per martedì, se le condizioni del mare saranno favorevoli. «Questa misura», accusa Smh, «risponde alla strategia dei porti lontani utilizzata dai governi per decimare le risorse e il tempo a disposizione delle ong. Prolungando inutilmente la sofferenza e il disagio delle persone soccorse. Smh chiede ancora una volta che le autorità europee siano responsabili di mantenere un dispositivo di salvataggio di garanzia nell’area, invece di finanziare con denaro pubblico il contenimento delle persone nei paesi in cui i diritti umani sono violati». Il soccorso di 41 bengalesi, un egiziano e un sudanese è avvenuto nelle prime ore del mattino in zona Sar (ovvero di ricerca e salvataggio) libica.
Dall’inizio dell’anno sono due gli sbarchi di migranti previsti dapprima a Ortona e, successivamente, dirottati verso porti pugliesi a causa del maltempo. Il 18 gennaio è stata la volta della nave Humanity 1, con a bordo 126 naufraghi. Il mare mosso ha imposto un cambio di rotta anche alla Ocean Viking, l’imbarcazione che lo scorso 10 febbraio – dopo aver soccorso 261 migranti – avrebbe dovuto raggiungere l’Abruzzo ma poi ha anticipato l’attracco a Brindisi, dove è stata sottoposta a fermo, il terzo in pochi mesi.
È la seconda volta che l’Aita Mari sbarca a Ortona: il 25 febbraio dell’anno scorso era stata la prima nave con i migranti a essere accolta nel porto abruzzese.
Un dispositivo interforze, coordinato dalla prefettura di Chieti, come è già avvenuto nelle precedenti occasioni, si occuperà dell’ordine pubblico e del trasferimento dei profughi nelle strutture di accoglienza abruzzesi.
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