CUPELLO. Quarantaquattro schede annullate, per uno scarto di soli 34 voti, cioè quelli che hanno decretato la vittoria della sindaca Graziana Di Florio sul suo competitor, Dario Leone di Officina Cupello. Sono queste le motivazioni che hanno spinto quest’ultimo a presentare ricorso al Tar di Pescara per chiedere l’annullamento delle operazioni elettorali. La giunta comunale ha deciso di resistere in giudizio e ha dato indirizzo alla responsabile del servizio finanziario, Silvana Di Fabio per la individuazione di un legale. «In un momento storico così delicato per i cittadini e le amministrazioni che, oltre all’ordinario, sono coinvolti in un’importante emergenza idrica, il gruppo di opposizione ha pensato bene di ingolfare la macchina amministrativa, costretta a farsi carico, inoltre, delle incombenze economiche dovute dalla procedura», è il commento del gruppo di maggioranza, «a spingere Leone verso tale ricorso ci sarebbero cause relative alla fase di scrutinio come la non attribuzione di “numerose preferenze in proprio favore” e altre “illegalmente dichiarate nulle”. Ovviamente, certi del buon lavoro svolto da parte dei presidenti, degli scrutatori e di tutti i rappresentanti di lista, attendiamo fiduciosi l’esito del giudice».
A stretto giro la replica di Officina Cupello. «È stato manipolato in modo evidente e macroscopico il senso dell’intervento legale da noi promosso», ribattono Leone, Giuliana Chioli e Roberta Boschetti, «nulla ovviamente è stato detto riguardo al fatto che in tutte le sezioni, delle schede pervenute, esse siano state autenticate in numero inferiore. Non vi è nel comunicato alcun riferimento al fatto che buona parte delle schede annullate riguardasse –- in oltre il 90% dei casi- il consenso verso Officina Cupello, né alla scorretta compilazione di molti verbali elettorali nei quali non vi sono le motivazioni che hanno spinto all’annullamento di numerose schede, né vi sono computate le schede respinte e/o deteriorate e men che meno la loro relativa sostituzione. Ciò che emerge, dunque, è una certa “linearità di errore metodologico” in tutte le sezioni elettorali. Dato lo scarto di soli 34 voti tra una lista e l’altra e dato che, a noi risultano ben 44 schede annullate con chiaro riferimento di scelta ad Officina Cupello, riteniamo doveroso oltre che fondamentale, produrre una verifica approfondita».