AVEZZANO. Ferdinando Romano, manager della Asl 1, va dritto al punto: «È un sogno che diventa realtà, finalmente i cittadini vedranno sanare un debito nei loro confronti». Il presidente Marco Marsilio rilancia: «Dopo decenni che si parlava di un nuovo ospedale ad Avezzano, oggi (ieri, ndr) presentiamo finalmente il progetto, segno che l’attenzione per la sanità marsicana è altissima». La maxi opera da quasi 120 milioni di euro viene svelata in un filmato presentato da Roberto Lapi, amministratore unico della milanese L+ Partners, l’azienda a capo del raggruppamento di professionisti che ha curato il progetto preliminare. Diffusi i render della struttura, si passa ai numeri. Le tempistiche innanzitutto: il cronoprogramma ufficiale prevede la posa della prima pietra nel 2025, mentre il termine dei lavori è fissato entro il 2029. Ma prima dell’avvio del cantiere, il progetto va messo a gara e vanno affidati i lavori. Pratiche che la Asl conta di archiviare entro il prossimo anno. «Tutta la documentazione è pronta per essere trasferita nelle prossime settimane ad Areacom, l’Agenzia regionale dell’Abruzzo per la committenza, che procederà all’indizione di gara», chiarisce l’azienda sanitaria. Si tratta di un appalto concorso, che prevede cioè sia la redazione del progetto esecutivo che la realizzazione dei lavori.
LA STRUTTURA
Numeri mastodontici per il nuovo ospedale, che sorgerà nell’area di fianco all’attuale presidio sanitario. Una superficie di oltre 43mila metri quadri (per 5 piani) con 245 posti letto, 40 ambulatori, 28 sale diagnostiche e chirurgiche e un parcheggio interrato per 900 posti auto.
La struttura potrà ospitare più di 12.500 ricoveri ordinari e oltre mille parti ogni anno, ma anche 100mila esami diagnostica, 200mila visite e oltre 7mila interventi chirurgici. Un aumento della produttività che la Asl stima tra il 10 e il 15 per cento in più rispetto al 2019.
L’investimento previsto sfiora i 119 milioni di euro, circa 110 messi sul piatto dal ministero della Sanità e 10 dalla Regione Abruzzo.
L’iter
Quello presentato ieri al castello Orsini di Avezzano è il progetto preliminare (costato circa 750mila euro), al quale dovrà fare seguito quello esecutivo. Per predisporre l’appalto a progettista e ditta incaricata dei lavori serviranno altri sei mesi. Completato questo passaggio, sarà la volta dell’esecuzione dei lavori che saranno ultimati entro 6 anni. Già stanziati 3 milioni per l’acquisizione del terreno dove sorgerà il nuovo ospedale (di cui circa 2,7 per il terreno demaniale e 300mila euro per un terreno privato). «Nella prima metà del 2024 finirà questa lunga fase preliminare», spiega il governatore Marsilio, «per poter arrivare ad aprire il cantiere che nel 2025 secondo le previsioni potrà vedere la luce». «È un progetto che sarà complementare alla nostra rete ospedaliera approvata dal ministero, che dà identità a questo ospedale di primo livello e mette in rete anche gli altri presidi del territorio. Ad esempio stabiliamo che i presidi di Tagliacozzo e di Pescina sono stabilimenti ospedalieri», aggiunge Nicoletta Verì, assessore regionale alla Sanità. La Regione ha messo in cantiere anche la costruzione dei nuovi ospedali di Vasto, Lanciano e la centrale operativa del 118 dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila.
l’attuale ospedale
Fino al 2029, anno in cui è previsto il taglio del nastro del nuovo ospedale, c’è però da pensare all’attuale presidio San Filippo e Nicola. Una struttura che mostra tutti i segni del tempo, come dimostrato dalle criticità emerse durante la fase più acuta della pandemia. «Abbiamo allargato gli spazi del pronto soccorso e dell’osservazione breve e intensiva», puntualizza Marsilio, «inoltre la Regione ha stabilizzato centinaia di lavoratori precari e bandito concorsi per i primari».
le reazioni
Per Gianni Di Pangrazio, sindaco di Avezzano, si tratta di «una giornata che segna un impegno mantenuto all’insegna di un fattivo gioco di squadra con la Regione e la Asl». Per il senatore Guido Liris (FdI) «la nuova struttura contribuirà ad accrescere la qualità del servizio non solo nei confronti della comunità locale ma dell’intera regione». Massimo Verrecchia, capogruppo di FdI all’Emiciclo, sostiene che «la Marsica, bistrattata dalla sinistra, sta rinascendo grazie al lavoro del presidente Marsilio». Plaude anche il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi: «Un cambio di passo importante della politica sanitaria regionale dopo tanto stallo, a ben 25 anni dalla prima delibera Cipe sui fondi per l’edilizia ospedaliera rimasti di fatto inutilizzati». Critico invece Giorgio Fedele, consigliere regionale del M5s: «Non è stato presentato nulla di nuovo. Il nuovo ospedale esiste solo su carta, siamo ancora nella fase del progetto di fattibilità. Un’idea che dovrà tradursi in atti concreti».