
TERAMO. Il comitato Nuovo ospedale Pro Mazzini, che si batte perché il nuovo presidio sanitario di Teramo non venga realizzato fuori città ma resti dov’è l’attuale, invita i candidati sindaci a esprimersi apertamente a favore del sito di Villa Mosca. In una nota viene chiesto agli aspiranti alla carica di primo cittadino «il coraggio di dire “sì” a uno studio di prefattibilità del sito Mazzini, equiparando così la procedura già intrapresa dalla Asl per il nuovo ospedale a Piano d’Accio, nel rispetto della volontà del consiglio comunale; perché per la preferenza del sito Mazzini, nettamente maggioritaria nella popolazione, sono già disponibili 122 milioni con i quali si potrebbero realizzare una completa ristrutturazione e un ampliamento dell’esistente ospedale, senza incorrere in debiti a carico della comunità; perché la realizzazione di un nuovo ospedale a Piano d’Accio impegnerà risorse finanziarie per un importo quanto meno pari al 300% rispetto all’intervento sul Mazzini; perché il sito di Villa Mosca è già dotato di costose infrastrutture e per esso non occorrerebbe dotarsi di alcuna variante urbanistica, in quanto le aree sono già destinate allo scopo». Ovviamente i candidati dovrebbero anche avere «il coraggio di dire no a una proposta della giunta regionale abruzzese di finanziare con mutuo la realizzazione di un nuovo ospedale a Teramo in località Piano d’Accio, per tante e motivate ragioni». I fautori dell’ospedale a Villa Mosca si dicono «dell’avviso che il tema della sanità pubblica debba essere quello principale nell’agenda dei candidati sindaci e, quindi, sull’argomento occorrerebbe che ciascuno si pronunciasse esplicitamente, in considerazione delle istanze fatte proprie dalle quasi diecimila firme dei cittadini teramani».
ANTONETTI RIBADISCE:
«SONO CIVICO»
Il candidato sindaco Carlo Antonetti ha ritenuto ieri di precisare la natura civica, anche se aperta a chiunque ne sposi i temi (partiti compresi), del proprio progetto, scrivendo: «La mia candidatura a sindaco ha preso le mosse in modo spontaneo e civico nelle scorse settimane a seguito dell’appello di un gruppo di autorevoli cittadini ed è stata successivamente supportata, con mio grande piacere, da diverse forze politiche e civiche, tutte animate dalla necessità di superare l’attuale fase di declino della città di Teramo. È di tutta evidenza, pertanto, che è e resta una candidatura aperta al confronto e alla condivisione con tutti i soggetti politici che abbiano la stessa idea, di chiara e netta alternativa rispetto all’attuale giunta comunale, e a tutte le forze che siano state e siano all’opposizione di tale esperienza, senza alcuna preclusione. D’altra parte, la mia storia personale testimonia con forza la mia natura civica, non avendo mai avuto alcuna appartenenza di partito ed essendo orientato da sempre a spendere le mie energie, per quanto nelle mie possibilità e capacità, ad affermare e promuovere l’immagine e le potenzialità della Città di Teramo».(d.v.)