
ROSETO. Completati dal Comune gli interventi di adeguamento e asfaltatura in via Accolle, importante strada di collegamento tra Roseto e Montepagano: a breve saranno sistemati anche dei guard rail come da progetto. Al contempo è stato riasfaltato anche il tratto di via Patini, a Roseto capoluogo, dove erano attesi interventi da oltre trent’anni. Le Guide del Borsacchio però, facendo riferimento a via Accolle, chiedono altri accorgimenti per prevenire le problematiche presenti da anni nel tratto.
Il vice sindaco con delega ai lavori pubblici Angelo Marcone intanto parla dell’importanza degli interventi in via Accolle. «L’intervento è consistito nel mettere in sicurezza e rendere funzionale una strada ormai caduta in disuso», sottolinea il vice sindaco, «i lavori hanno riguardato l’adeguamento della sezione stradale aumentata fino a cinque metri di larghezza, la realizzazione di muri e zanelle laterali, la regimazione delle acque superficiali, il completo rifacimento del manto stradale e l’istallazione di barriere di sicurezza che avverrà nelle prossime settimane». Quanto a via Patini: «Ricordo ancora», aggiunge Marcone, «uno dei consigli svoltisi nel 2018, dove come consigliere di opposizione segnalai lo stato di degrado e di pericolosità della strada. Nulla fece l’amministrazione allora per intervenire come oggi abbiamo fatto noi».
Le Guide del Borsacchio, però, per via Accolle chiedono di più. «Ora che i lavori sono stati fatti ed è stato posto in opera anche l’asfalto torneranno i problemi che hanno tormentato quei percorsi», sottolinea il presidente delle Guide Marco Borgatti, «il primo è l’eccessivo traffico veicolare, che in una zona così delicata va a degradare rapidamente questi lavori. Il secondo è l’utilizzo da parte di criminali di quella strada per sversare rifiuti come successo negli ultimi vent’anni. Il terzo punto, essenziale, è la sicurezza delle migliaia di camminatori ed escursionisti che frequentano quel sentiero a piedi o in bicicletta. Solo la nostra associazione nell’ultimo anno ha accompagnato oltre 2.000 escursionisti su quel tragitto. Nonostante le terribili condizioni del manto, frequentemente macchine anche ad alta velocità scendevano o salivano mettendo a rischio i camminatori». Borgatti chiede infine di valutare «la possibilità di riservare l’utilizzo di quella strada solamente per i residenti e agricoltori dell’area».
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