
TERAMO. Prosegue l’ambizioso progetto dell’Ater su via Spataro a Teramo dove, a fronte di una prima classificazione post sismica in categoria “B”, con successive e approfondite verifiche, per alcune palazzine è emersa la necessità di un intervento ben più importante. Su iniziativa della presidente dell’Ater Maria Ceci (nella foto a destra), infatti, e con il supporto della struttura commissariale per la ricostruzione, si era deciso di procedere alla totale demolizione delle palazzine e alla loro successiva ricostruzione. Nel mese di febbraio è stato dato il via alla demolizione dell’immobile ai civici 5 e 6, portata regolarmente a termine come da progetto. Adesso, alla luce del nulla osta della struttura commissariale, si può procedere con l’avvio della demolizione dell’edificio gemello, quello che si affaccia sui numeri civici 3 e 4 e ospita 12 appartamenti.
«Questa soluzione, ovvero quella della demolizione e ricostruzione, inizialmente circoscritta a pochi edifici, è poi divenuta una scelta estesa ad una elevata percentuale di palazzine», spiega Maria Ceci, «perché abbiamo maturato la certezza che questa sia la strada migliore, per garantire ai nostri inquilini il ritorno in nuove abitazioni sempre più adeguate ai criteri dell’efficienza energetica e della sicurezza abitativa. Mi piace sottolineare come la scelta di percorrere la strada della demolizione e ricostruzione, che è sì figlia anche di una attenta valutazione sulla diseconomicità dell’intervento pianificato di “riparazione con miglioramento sismico”, è anche la manifestazione tangibile di quella che è la nostra idea gestionale, ovvero quella di riconsegnare alle famiglie che sono state costrette a lasciare le loro case un nuovo spazio del vivere, una casa sicura ed energeticamente efficiente».(red.te)