CHIETI. Prima tanto sport e poi la musica in piazza Vico dalle 23 in poi. Bilancio più che positivo quello tracciato dal Comune sulla seconda edizione della Notte dello sport organizzata in collaborazione con il Coni provinciale e il circolo tennis Chieti. Domenica scorsa oltre 500 atleti sono arrivati nel cuore della città trasformata in una sorta di palestra a cielo aperto con una ventina di discipline sportive presenti. Una porzione di corso Marrucino, ad esempio, con una rete sistemata al centro della carreggiata, si è trasformata in un piccolo campo da tennis, mentre piazza Vico si è prestata a fare da scenario per esibizioni per ragazzi di tutte le età, con i più piccoli che si sono fatti valere quanto i grandi.
Un trampolino, sempre lungo il Corso, ha permesso evoluzioni sui pattini a rotelle e anche la villa comunale ha fatto da palcoscenico per le diverse discipline sportive. Non solo atleti di ogni età, ma tutti, anche semplici passanti, si sono potuti cimentare liberamente nelle diverse discipline che hanno animato l’appuntamento. Tra gli atleti presenti c’erano anche pattinatrice artistica abruzzese Debora Sbei e il guardiese Tommaso D’Orazio, capitano in serie B del Cosenza.
«È stata una vera e propria festa dello sport e anche questa seconda edizione è andata molto bene», ha detto a consuntivo l’assessore comunale allo sport Manuel Pantalone, «talmente bene che con il delegato provinciale del Coni, Massimiliano Milozzi, stiamo ora pensando a una replica nella parte bassa della città, magari nel corso delle manifestazioni dedicate allo Scalo nel mese di settembre». E l’assessore già pensa al 2025 quando Chieti sarà Città europea dello sport. «Abbiamo avuto modo di introdurre con questa iniziativa quello che poi sarà tutto il percorso di Chieti città dello Sport 2025 per cui stiamo organizzando un anno ricco di appuntamenti». La manifestazione è partita alle 19 nella giornata di avvio dei saldi estivi.
Eppure non tutti i commercianti sembrano aver aderito con entusiasmo all’iniziativa. Lamentele dei partecipanti sono arrivate a causa del fatto che soprattutto gli esercenti della ristorazione a un certo punto hanno chiuso i battenti, cosicché mangiare una pizza a una certa ora è diventato impossibile. (a.i.)
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