CHIETI. Carenza idrica e rischio incendi. Queste le due criticità al centro del tavolo di ieri voluto dal prefetto Mario Della Cioppa per tenere sotto controllo l’intero territorio provinciale. Il tavolo è stato presieduto dal vice prefetto Valentina Italiani e in rappresentanza del Comune di Chieti c’era il vicesindaco Paolo De Cesare.
«Il vertice ci ha riguardati da vicino soprattutto per quanto riguarda il tema dell’acqua», ha detto il vicesindaco, «visto che erano stati convocati i rappresentati dell’Aca, ho chiesto loro di raddoppiare gli sforzi per venire incontro alle esigenze della città, in ginocchio a causa della mancanza d’acqua. Chieti ha una geografia e una orografia particolari e questo fa sì che le chiusure dei serbatoi provochino enormi disagi alla popolazione oltre che al tessuto commerciale cittadino. Per questo motivo ho chiesto ad Aca di mettere in campo tutte le risorse possibili e di velocizzare gli interventi, sia per quanto riguarda le reti acquedottistiche che per quel che concerne le fonti di approvvigionamento idrico. Aca si è impegnata innanzitutto a cercare di alleviare i disagi attraverso il servizio delle autobotti».
In rappresentanza dell’Azienda comprensoriale acquedottistica si sono seduti al tavolo prefettizio Pierpaolo Canzano, componente del consiglio d’amministrazione Aca, e il direttore generale Lorenzo Livello. Attraverso loro, Aca ha assicurato l’impiego delle autobotti sul territorio cittadino, ricordando, però, che le autobotti arrivano per riempire serbatoi e autoclavi e non per portare acqua in maniera indiscriminata ai cittadini. Aca ha inoltre ricordato che ha sistemato in città due cisterne che vengono riempite attraverso le autobotti: una si trova al mercato coperto di via Ortona, allo Scalo, e l’altra al parcheggio del Terminal bus. Quella del terminal è a disposizione 24 ore su 24, quella del mercato coperto dalle 8 alle 21. Aca ha però dovuto ribadire anche che ci troviamo di fronte a un anno eccezionalmente siccitoso a causa delle scarsissime precipitazioni dei mesi scorsi e che dunque la risorsa idrica è di per sé molto scarsa. Per questo motivo non si è potuto fare altro che ricorrere alla chiusure notturne, in modo da permettere ai serbatoi cittadini di ricaricarsi.
Fino alla scorsa settimana a Chieti alta erano previste due chiusure ogni sette giorni, da questa settimana Aca ha invece deciso di chiudere tutte le notti. Fino a sabato prossimo, dunque, notti a secco dalle 23 alle 6 in tutto il centro storico e nei quartieri di Filippone, Sant’Anna, Levante, Tricalle, San Martino e Colle Marcone. Non va meglio allo Scalo dove, escluse alcune zone, ci sono riduzioni della portata idrica che in diversi palazzi si trasformano in vere e proprie chiusure.
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