NERETO. Dopo 40 anni, il Comune di Nereto, guidato dal sindaco Daniele Laurenzi, ha messo mano alla sistemazione della toponomastica, assegnando anche la numerazione ai tanti edifici sprovvisti del civico e mettendo ordine così nell’identificazione degli immobili. «Questo lavoro, che continuerà su tutto il territorio comunale fino al completamento, ha subito un breve stop con una seria motivazione, quella delle imminenti elezioni», afferma Laurenzi, «i lavori di revisione della toponomastica, infatti, hanno richiesto la sospensione dell’apposizione targhette con i numeri civici in quanto la loro installazione avrebbe comportato la necessità di aggiornare la banca dati dell’anagrafe e delle liste elettorali, operazione incompatibile con l’avvicinarsi delle scadenze per le regionali e per le Europee immediatamente successive».
A detta del primo cittadino la disposizione del responsabile del procedimento Pierluigi Palma arriva a seguito di una riunione tra ufficio tecnico e area amministrativa ed elettorale e soprattutto sentita la prefettura. «I lavori riprenderanno dal 20 maggio», annuncia Laurenzi evidenziando che «la rivisitazione della toponomastica richiede tempo e i cittadini ne comprendono le ragioni». Il sindaco interviene a seguito delle accuse lanciate dall’opposizione proprio sulla mancanza di chiarezza nella numerazione degli edifici. «Spiace ancora una volta riscontrare che la minoranza, invece di studiare gli atti amministrativi e dunque svolgere il proprio ruolo con onestà intellettuale, strumentalizza domande poste su gruppi social tralasciando le risposte», sottolinea Laurenzi, «si capisce che i tre componenti rimasti di “Insieme per Nereto” si rianimano solo in vista di qualche tornata elettorale, per poi sprofondare in un lungo letargo». il primo cittadino tiene a ribadire, dunque, che «La mia amministrazione ha lavorato tutti i giorni, e continuerà a farlo, per il bene di Nereto e con la cura necessaria a ogni azione. La polemica non costruisce, non aggiunge nulla: peccato che si perda così tanto tempo sul niente invece che adoperarsi per qualcosa di positivo per la comunità». La numerazione civica andrà a completare anche il lavoro di denominazione delle vie e delle piazze finora rimaste senza nome. (a.d.p.)