
GIULIANOVA. Le elezioni regionali ormai imminenti non fermano, a Giulianova, le manovre politiche in vista delle comunali di giugno e in particolare le operazioni per la costituzione di un polo civico ispirato ai valori del centrosinistra: si continua a lavorare con l’obiettivo di creare una coalizione in grado di fronteggiare il centrodestra guidato dal sindaco uscente Jwan Costantini alle prossime amministrative. Anche se ad oggi appare ancora divisa, l’area di centrosinistra, almeno quella di ispirazione civica, punta a un sodalizio composto da cinque o sei liste, che tende la mano anche a partiti o movimenti come Unione popolare e Partito Democratico. Le porte sono aperte anche per il Cittadino governante, sebbene il leader del gruppo Franco Arboretti sia attualmente impegnato con la corsa in Regione nella lista a sostegno di Luciano D’Amico.
A condurre questa operazione per la costituzione di uno schieramento competitivo, che si riconosce nei valori del civismo, è l’associazione Evoluzione sostenibile guidata dall’ex sindaco Francesco Mastromauro e dall’ex assessore Archimede Forcellese. «Continuiamo a tessere la tela in vista delle elezioni comunali», afferma Forcellese, «nonostante il momento delicato con le regionali ormai alle porte; non abbiamo mai abbassato la guardia, tantomeno ci sentiamo di escludere nessuno. Riteniamo necessario un confronto sui programmi sui quali basare un eventuale accordo». Non ci sono, o sono ancora top secret, i nomi dei papabili candidati alla carica di sindaco, a tre mesi e mezzo dalle elezioni. «Alla guida della coalizione», sottolinea Forcellese, «auspichiamo una figura di spessore, meglio se una donna, di comprovata capacità amministrativa: prima di tutto però occorre creare le condizioni, partendo dalla messa a terra dei progetti».
Per quanto invece riguarda il Pd locale, resta ferma l’intenzione di organizzare un congresso cittadino per definire le cariche dirigenziali subito dopo le elezioni regionali, come confermato anche da una dei tre reggenti dell’unione comunale Patrizia Pomante. Sulla carta, il cosiddetto “campo largo” della sinistra sembra ancora essere l’obiettivo di tutti gli attori coinvolti, ma nella pratica ancora non si arriva ad una sintesi: salvo colpi di scena, il quadro che si prefigura al momento è quello di una corsa a tre poli, con Movimento 5 stelle e Cittadino governante da un lato, Evoluzione sostenibile con altre forze civiche dall’altro, e il centrodestra di Costantini sull’altro fronte. L’incognita, al momento, resta il Partito Democratico, per il quale bisognerà attendere, oltre all’esisto delle regionali, anche quello del congresso.
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