L’AQUILA . Proroga dei contratti a termine senza indicare la causale, medici al lavoro fino a 72 anni, agevolazioni sui mutui per l’acquisto della prima casa e abbattimento dell’Irpef per gli agricoltori, oltre alla riapertura dei termini per la rottamazione delle cartelle. Sono gli asset portanti del decreto Milleproroghe che ha ottenuto il via libera della Camera e ora dovrà passare all’esame del Senato. Il testo, approvato con 174 voti favorevoli e 111 contrari, deve essere convertito in legge entro il 28 febbraio prossimo.
LAVORO.
Più tempo per le aziende per prorogare i contratti a termine oltre i 12 mesi senza dover indicare le causali. Basterà che il datore di lavoro individui, nel contratto stesso, le esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva che giustifichino il prolungamento del contratto a tempo determinato. Il decreto legge Milleproroghe estende questa possibilità, prevista dal decreto Lavoro del 2023 in forma transitoria fino al 30 aprile di quest’anno, fino al 31 dicembre 2024.
Per quanto riguarda il personale sanitario, invece, «in situazioni di grave carenza di organico» i medici potranno restare in corsia fino a 72 anni. È passato, infatti, l’emendamento che consente alle aziende del sistema sanitario nazionale di tenere in servizio fino al 31 dicembre 2025, oltre l’età pensionabile, su loro istanza, dirigenti medici e sanitari, «per far fronte alle esigenze di formazione e tutoraggio del personale assunto e fronteggiare la grave carenza di personale». Può essere riammesso in servizio chi è andato in pensione da settembre 2023. Dirigenti medici, sanitari e docenti universitari coinvolti non possono mantenere incarichi dirigenziali apicali.
Approvato anche l’emendamento che posticipa al 2025 l’entrata in vigore del Regolamento del ministero della salute che disciplina l’attività trasfusionale da parte dei laureati in medicina e chirurgia, negli enti e nelle associazioni che svolgono attività di raccolta sangue ed emoderivati no profit. Per gli specializzandi si potranno attivare contratti di lavoro all’interno dei centri di raccolta sangue plasma.
AGRICOLTURA.
Agevolazioni Irpef confermate anche per il biennio 2024- 2025. Dopo giorni di proteste e di trattori in strada il governo ha accordato agli agricoltori una proroga dell’ agevolazione Irpef per i prossimi due anni. Il vantaggio è in realtà parziale, poiché l’esenzione per i redditi agrari e dominicali vale soltanto fino a 10mila euro, mentre per le somme superiori, ed entro il limite di 15 mila euro, l’agevolazione si applicherà in misura limitata e sarà pari al 50% dell’Irpef dovuta. Nell’ottica di una normalizzazione dei rapporti con il mondo agricolo il governo ha, inoltre, concesso di posticipare di sei mesi, cioè fino al prossimo 30 giugno prossimo, l’obbligo di assicurare i trattori che non circolano in strada. La misura, secondo Coldiretti, interessa potenzialmente circa 2 milioni di trattori e macchine agricole.
CASA E FAMIGLIA.
Confermata per tutto il 2024 l’agevolazione dei mutui per l’acquisto della prima casa per gli under 36, con Isee fino a 40 mila euro. Il provvedimento vale anche per il contratto preliminare registrato prima del 31 dicembre 2023, l’importante è che il rogito venga formalizzato entro il 31 dicembre 2024. È prevista, inoltre, una compensazione delle imposte corrisposte in eccesso che i contratti definitivi stipulati finora, nel 2024.
Prorogate al primo gennaio 2025 l’Iva agevolata e le semplificazioni fiscali per il terzo settore. C’è anche la possibilità, fino al 30 aprile 2024, per assemblee ed enti di svolgere le assemblee in modalità telematica, così come nel periodo pandemico. Confermato anche per il 2024, il bonus psicologo che può contare su uno stanziamento più ampio: 10 milioni anziché gli 8 milioni iniziali. Si potrà richiedere dal 18 marzo fino al 31 maggio 2024 sul sito dell’Inps. Il contributo, fino a 50 euro a seduta, potrà essere utilizzato entro 270 giorni dalla richiesta. I beneficiari dovranno avere, però, un Isee al di sotto dei 50 mila euro: l’importo massimo ottenibile è di 1.500 euro, ma solo per le fasce con Isee entro 15 mila euro. Fino a 30 mila euro, l’importo scende a 1.000 euro e da 30 a 50 mila euro il beneficio massimo complessivo sarà di 500 euro.
È stato rifinanziato con 10 milioni di euro per il 2024 anche il Fondo per la lotta ai disturbi alimentari. Nel Milleproroghe è previsto anche un aumento del costo delle autostrade: le tariffe autostradali saliranno, quest’anno, del 2,3% e viene rinviata al 30 marzo 2024 la scadenza entro la quale le società concessionarie di tratte autostradali devono predisporre una proposta aggiornata del Piano economico finanziario.
TASSE.
Si apre una nuova finestra per chi non ha pagato le rate della rottamazione quater. I contribuenti che non hanno versato la prima e la seconda rata della rottamazione, scadute il 31 ottobre e il 30 novembre scorso, possono farlo entro il 15 marzo 2024.
L’obiettivo è provare a recuperare una parte dei 5,4 miliardi che mancano all’appello sulla base delle adesioni alla rottamazione a cui i contribuenti interessati non hanno fatto seguire i versamenti delle rate. Anche il termine della terza rata slitta al 15 marzo prossimo. Prevista, inoltre, la riapertura dei termini per il ravvedimento sulla dichiarazione dei redditi.
Un emendamento consente di regolarizzare errori o omissioni commessi in dichiarazione versando il dovuto in un’unica soluzione entro il 31 marzo, oppure in quattro rate. Per gli amministratori pubblici arriva la proroga di sei mesi del cosiddetto “scudo erariale”, che avrà durata fino al prossimo 31 dicembre. Lo scudo era stato introdotto dal governo Conte con il decreto Semplificazioni, per limitare le contestazioni e la responsabilità di amministratori, dipendenti pubblici e privati per danno erariale ai soli casi di dolo escludendo, così, la colpa grave dei funzionari pubblici. La nuova proroga di sei mesi dello scudo erariale solleva gli amministratori pubblici da responsabilità contabili in caso di colpa grave.
La misura introdotta in via eccezionale nel periodo pandemico, e più volte prorogata, per porre un rimedio al “timore della firma”, sarebbe scaduta alla fine di giugno. Nuova sospensione per tutto il 2024 delle multe ai no vax: ancora un rinvio, il terzo consecutivo, del pagamento delle multe per i no vax. Il decreto legge Milleproroghe dispone la sospensione fino al 31 dicembre della multa di 100 euro per chi non ha rispettato l’obbligo di vaccinazione contro il Covid, in vigore da gennaio al 15 giugno 2022, che riguardava over 50, personale sanitario (che aveva l’obbligo per tutto il 2022), scolastico, le forze dell’ordine e altre categorie. In tutto sono circa 1,7 milioni le persone che hanno violato l’obbligo e lo Stato dovrebbe quindi incassare, al netto delle contestazioni, più di 150 milioni di euro. Ma, semmai, se ne riparlerà nel 2025. La norma è passata in commissione tra forti contestazioni. Infine, slitta di altri due anni, dal 2025 al 2027, il taglio dei contributi all’editoria.
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