GIULIANOVA. Prende forma con il primo atto dell’autopsia l’inchiesta aperta dalla Procura teramana sulla morte del camionista deceduto lunedì sera nel piazzale interno dello stabilimento Amadori di Mosciano.
La vittima si chiamava Gaetano Domenico Mastroieni, 66enne residente a Forlimpopoli, rimasto schiacciato da un autoarticolato condotto da un collega. Nell’inchiesta aperta dal pm di turno Elisabetta Labanti per ora è stato iscritto come indagato il conducente del Tir che ha travolto l’uomo, ma non è escluso che nell’elenco possano entrare anche altri nomi. Per il momento il primo punto fermo è nell’autopsia che sarà eseguita nella giornata di domani mentre continuano le indagini per ricostruire nei particolari la dinamica della tragedia e verificare il rispetto di tutte le norme di sicurezza . Intanto nel pomeriggio di ieri c’è stato un incontro tra le organizzazioni sindacali di categoria di Cgil, Cisl e Uil che hanno proclamato per sabato uno sciopero di otto ore all’Amadori con presidio davanti all’azienda. L’ennesimo incidente sul lavoro si è verificato intorno alle 22 di lunedì nel piazzale dello stabilimento Amadori di Mosciano. La vittima era dipendente di una ditta esterna che trasporta materie prime e prodotti finiti tra lo stabilimento di Mosciano e la sede romagnola dell’azienda che lavora pollame.
In base ai primi riscontri, raccolti dagli ispettori della Asl, dai carabinieri della compagnia di Giulianova e da quelli del Nil, il nucleo per la tutela del lavoro cui sono stati affidati i rilievi per accertare la dinamica esatta e le cause dell’incidente, durante le operazioni di carico e scarico l’autotrasportatore stava attraversando il piazzale per raggiungere il box della pesa dove avrebbe dovuto ritirare dei documenti. L’autista del camion in manovra non si è accorto di lui.
I soccorsi sono stati immediati e in poco tempo sul posto sono intervenute le ambulanze del 118, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Per recuperare il corpo è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco che hanno dovuto spostare l’autoarticolato. Subito dopo l’incidente è giunta una nota dell’Amadori, con cui l’azienda romagnola ha espresso cordoglio: «Amadori esprime innanzitutto il più profondo dolore per l’accaduto e le più sentite condoglianze alla famiglia dell’autista della ditta esterna di autotrasporti coinvolto. I referenti dell’azienda, presenti in loco, si sono messi immediatamente a disposizione delle autorità intervenute».(d.p.-s.g.)
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