TAGLIACOZZO. Lutto nel mondo della sanità marsicana. Si è spento all’ospedale Sant’Eugenio di Roma, dove era ricoverato, Giancarlo Cerone, medico chirurgo che ha ricoperto il ruolo di primario di Chirurgia in numerose strutture sanitarie del territorio. Aveva compiuto da pochi giorni 80 anni e da tempo era malato. La Marsica perde un professionista che ha svolto la sua attività professionale per più di un cinquantennio, riuscendo a coniugare la medicina tradizionale con le tecniche più innovative. Figlio d’arte, aveva ereditato quella che per lui era più una passione che una professione dal padre Ernesto, stimato medico marsicano. La sua voglia di conoscere, sperimentare e trovare nuove strade per la cura dei pazienti lo ha sempre spinto a continuare lo studio dell’attività chirurgica per tutta la vita. Viene ricordato come un motivatore e sostenitore, un uomo di generosa intelligenza e umanità. Con i pazienti era rassicurante e meticoloso. Umano, sempre vicino alla gente, è stato per anni primario dell’unità operativa di Chirurgia dell’ospedale di Avezzano e dell’ospedale di Tagliacozzo. È stato anche direttore sanitario e chirurgo generale in diverse strutture private come alla casa di cura l’Immacolata di Celano. Ha operato diverso tempo anche nella struttura sanitaria Ini di Canistro.
Per un periodo si era dato anche all’attività politica ed era stato consigliere comunale di Tagliacozzo, dove è sempre vissuto. È stato inoltre Cavaliere dell’Ordine di Malta fino alle recenti dimissioni per motivi di salute.
Cordoglio è stato espresso dal primo cittadino, Vincenzo Giovagnorio, e dall’intera amministrazione comunale. «Un mendico vanto del nostro territorio», ha sottolineato il sindaco, «come lo era stato suo padre Ernesto. La sua scomparsa è una grandissima perdita per La sanità locale». Tanti i messaggi di cordoglio espressi da colleghi, rappresentanti delle istituzioni e pazienti che lo descrivono come «un uomo e un medico straordinario e che aveva una parola dolce sempre per tutti, un medico che non ha mai dimenticato di essere un uomo». «La devozione per il suo lavoro, per i suoi pazienti lo hanno reso un grande medico», spiega un paziente, «ha incarnato tutte le qualità che un professionista deve avere e ha sempre lavorato con passione e umanità, conciliando le indiscusse doti professionali con una mitezza d’animo che ne faceva un interlocutore attento ai bisogni delle persone, appassionato e partecipe, mai spocchioso o distante, sempre generoso e disponibile».
I funerali si terranno lunedì alle 16 nella chiesa parrocchiale della Santissima Annunziata a Tagliacozzo. Lascia la moglie Giovanna e i figli Ernesto, Gabriella e Francesco.
©RIPRODUZIONE RISERVATA