MONTORIO AL VOMANO . La politica locale con i suoi scontri, le imminenti elezioni regionali, ma anche il Festival di Sanremo e l’appello per la pace. Sono questi i temi che hanno caratterizzato il Carnevale morto di Montorio, tradizionale rito del Mercoledì delle ceneri a cavallo tra l’ironia e il lutto che apre al periodo penitenziale della quaresima. Il richiamo alle elezioni del 10 marzo per eleggere presidente e consiglieri in Regione è stato sintetizzato in una battuta: «I candidati non si vedevano da cinque anni, come le ciammariche quando piove», riferimento sarcastico che condanna l’atteggiamento dei politici presenti sul territorio solo quando c’è da chiedere voti ai cittadini. Le citazioni delle vicende locali sono state concentrate sulle polemiche tra maggioranza e opposizione in Comune sulla pulizia del lungofiume, ma non è mancato anche un rimando alle guerre in corso nel mondo e alla necessità di promuovere la cessazione delle ostilità. La novità dell’edizione di quest’anno dell’evento organizzato da Pro loco e amministrazione cittadina è stata l’introduzione della figura della suocera del Carnevale morto che litiga con la figlia. Il diverbio è incentrato proprio sulle cause del decesso, con l’accusa alla vedova di esserne responsabile. Per il resto il programma si è snodato secondo il canovaccio ormai consolidato con il corteo funebre lungo le vie del centro accompagnato dalle note della banda cittadina. Il gruppo dell’associazione alpini ha offerto vin brulé insieme alle castagnole della Pro loco.