
CHIETI . A 14 anni disarma il padre che minaccia la moglie con un coltello e lo fa arrestare. È accaduto l’altra notte a Bucchianico, nel corso di una lite coniugale degenerata dalle parole alle mani. I carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Chieti sono intervenuti dopo la richiesta di aiuto arrivata da una donna, che ha segnalato l’aggressione in atto da parte del marito.
I militari dell’Arma sono accorsi in pochi minuti nell’abitazione e la situazione è apparsa subito evidente ai loro occhi. Secondo la ricostruzione dei fatti, l’uomo, un 43enne, durante un acceso diverbio con la moglie ha ceduto all’aggressività, forse accecato dalla rabbia e dalle ruggini matrimoniali. E così dalle parole alle urla, è passato ai fatti. L’uomo ha afferrato un coltello e ha iniziato a minacciare la donna davanti agli occhi del figlio minore. Quest’ultimo, dimostrando una lucidità fuori dal comune anche in considerazione dell’età, ha capito il rischio che stava correndo la madre e si è frapposto tra i suoi genitori, tentando di evitare gesti insani da parte del padre fino al sopraggiungere dei militari. Ci è riuscito, disarmandolo e trattenendo temporaneamente il 43enne: il suo intervento è risultato decisivo perché ha permesso alla mamma di chiamare il 112 e lanciare così l’allarme. L’arrivo dei carabinieri in pochi minuti ha messo fine alla situazione di pericolo.
Più tardi, quando la vittima è stata accompagnata in caserma, ha preso coraggio e ha raccontato di altre vessazioni subite in passato dall’uomo tra le mura domestiche, mostrandosi determinata a sporgere formale denuncia per tutti i pregressi maltrattamenti che, a suo dire, andavano avanti da mesi. Finora non aveva mai trovato il coraggio di denunciarli, nonostante il costante stato di agitazione vissuto a fronte delle continue oppressioni cui si trovava esposta unitamente al figlio.
Considerata la flagranza del reato, i carabinieri hanno proceduto all’arresto del 43enne per maltrattamenti in famiglia e lesioni ai danni della moglie, sequestrando il coltello usato per le minacce alla donna. L’arrestato, difeso d’ufficio dall’avvocato Alessandro Mascitelli in attesa del conferimento del mandato all’avvocato Luciano Di Felice, su disposizione del pubblico ministero di turno Giancarlo Ciani è stato trasferito in carcere a Pescara. L’udienza di convalida, davanti al giudice Andrea Di Berardino, è in programma oggi. Il marito violento avrà così la possibilità di fornire la sua versione dei fatti dopo una notte di follia.
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