CHIETI. Dad, ma solo per un giorno a settimana, il sabato; riduzione di uno o due gradi delle temperature nelle aule; settimana corta. Sono alcune delle proposte che stanno circolando, negli ultimi giorni a livello nazionale, come risposta alla crisi energetica e, quindi, per risparmiare sul caro bollette anche negli istituti scolastici. Per il presidente dell’associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, «pure le scuole devono fare la loro parte». «Qualsiasi misura si decida di prendere per risparmiare», sottolinea, «non deve però pregiudicare il diritto allo studio».
A Chieti, in vista della riapertura ormai imminente, negli istituti superiori ci si organizza. «Noi in realtà la settimana corta già la facciamo», spiega Sara Solipaca, preside del liceo scientifico Masci. «Arriviamo ad un massimo di 32 ore in cinque giorni con l’uscita dei ragazzi alle 14. Più di così non potremmo tagliare. Piuttosto», fa presente, «una razionalizzazione e un risparmio andrebbero fatti sulle sedi. Noi, come liceo Masci, ne abbiamo tre. Occupiamo l’ala restaurata del vecchio Masci, dove abbiamo al momento gli uffici, la segreteria e la presidenza; siamo poi ospiti del seminario regionale e abbiamo una succursale in via Maestri del Lavoro alla Colonnetta. Su questo bisognerebbe agire. La settimana corta, ripeto, l’abbiamo già adottata».
Anna Maria Giusti, preside sino al 31 agosto dell’istituto tecnico industriale Luigi di Savoia e del professionale Pomilio spiega che, grazie a dei finanziamenti ottenuti, sono in programma interventi e progetti di green economy. «Per gli istituti tecnici», fa presente, «fare la settimana corta è complicato perché rispetto, ad esempio ai licei, ci sono più ore e poi c’è la questione dei trasporti. Molti degli studenti vengono da fuori e gli orari andrebbe conciliati con quelli dei bus e dei treni o comunque rimodulati gli orari dei trasporti. La settimana corta è auspicabile, ma le difficoltà ci sono e non si può danneggiare la didattica. Piuttosto, si sta provvedendo», prosegue, a mettere in sicurezza gli ambienti, a sistemare impianti di aerazione nelle classi e poi ci sono diversi progetti volti proprio al risparmio. Ci sono dei finanziamenti per creare dei laboratori mobili, per acquistare attrezzature innovative».
Dal primo settembre a dirigere l’istituto industriale Savoia sarà la professoressa Grazia Angeloni, proveniente dall’istituto comprensivo 1, che avrà anche la reggenza del professionale Pomilio. «Come prima cosa, sul caro energia così come su tutte le altre questioni ascolterò», dice, «famiglie e ragazzi. Convocherò gli organi collegiali. Di sicuro posso dire che il mio obiettivo è riportare l’istituto Savoia, che sento mio, ma anche il Pomilio a livello internazionale. Mio padre, Vincenzo Angeloni, è stato il fondatore dell’Ordine dei periti industriali di Chieti e Provincia. E io sono cresciuta in questo mondo. Parto, quindi, già con un rapporto di affetto e stima». Per le scuole del Chietino sono in arrivo, come annunciato dalla Provincia, quattro milioni di euro destinati alle spese per riscaldamento delle aule. Fondi raddoppiati rispetto al 2021.