ALBA ADRIATICA. Saranno conclusi in settimana, approfittando delle condizioni meteo favorevoli, i lavori di difesa della spiaggia nord e centrale di Alba Adriatica. L’intervento in corso di ultimazione realizzato con circa quattromila tonnellate di massi naturali disposti lungo i 700 metri che vanno dallo stabilimento Nettuno al Walkiki dovrebbe riuscire a preservare dalla furia del mare ciò che resta della spiaggia albense violentemente colpita dalla mareggiata di novembre scorso.
I lavori di somma d’urgenza avviati dalla Regione Abruzzo per circa 155mila euro hanno fatto seguito al sopralluogo dei tecnici regionali con il Comune. Con le risorse immediatamente disponibili, dunque, gli uffici Opere Marittime hanno proceduto ad attivare le opere di salvaguardia di ciò che resta dell’arenile permettendo, ora, ai privati di intervenire per la messa in sicurezza degli stabilimenti, molti dei quali hanno inviato al Comune la perizia di stima dei danni che ammontano a diverse centinaia di migliaia di euro.
Il sindaco, Antonietta Casciotti, ha chiesto il riconoscimento dello stato di emergenza affinché la Regione Abruzzo si faccia interprete nei confronti del Governo della richiesta di uno stanziamento straordinario di fondi di ristoro anche per i privati. La parte pubblica, infatti, ha già dovuto quantificare i danni alle condotte di raccolta delle acque delle cavate che sono tutte da ripristinare in quanto danneggiate dalla mareggiata di un mese fa circa. Quindi, privati e pubblico chiedono aiuti economici. I massi naturali sono stati posizionati per impedire che i flutti, in caso di moto ondoso violento, facciano più danni di quelli già evidenti. Adesso, in previsione della stagione estiva, occorrono certezze. Coesistono e devono necessariamente correre paralleli, i lavori di ripascimento perché la spiaggia persa venga rimpolpata e partire subito con i pennelli paralleli semiemersi al largo della costa albense che da più parti viene ritenuta la soluzione per frenare l’avanzata del mare che, l’ultima volta, si è spinto oltre gli stabilimenti quasi a raggiungere la zona più centrale, il lungomare. Il tempo non è tanto ed occorre partire con i lavori di difesa della costa nord e centrale di Alba.
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