MARTINSICURO. Nelle scorse settimane sono stati approvati dall’amministrazione comunale due ulteriori, importanti progetti per la viabilità ciclopedonale della cittadina truentina. Un progetto riguarda il secondo lotto della “Riqualificazione ambientale del fosso del Cavatone nella frazione di Villa Rosa”. «L’intervento», fa sapere l’assessore comunale ai lavori pubblici Monica Persiani, «al fine di rendere più uniforme e complanare il percorso pedonale proveniente da ovest, realizzato lo scorso anno, con il percorso esistente nel camminamento alberato che insiste tra le vie del Fiore e dell’Aquila, comporterà la chiusura delle due porzioni di strada a est e a ovest del sopracitato camminamento. Tale opera avrà il fine di creare un percorso pedonale rettilineo sulla stessa quota. Il costo totale del lavoro è di 85mila euro, di cui 80mila euro con fondi derivanti dalla legge di stabilità regionale, e per i quali, come anche per il contributo del primo lotto, ringraziamo il consigliere regionale Emiliano Di Matteo, e 5mila euro con fondi di bilancio comunale. La realizzazione dell’opera è prevista entro l’anno ma già nei giorni scorsi siamo intervenuti, con i nostri operai della manutenzione, per delle verifiche propedeudiche».
Il secondo progetto riguarda la realizzazione di un tratto di pista ciclabile nell’ambito della Ciclovia Adriatica e riguarda il lungofiume Tronto. «L’opera che si andrà a realizzare», spiega l’assessore Persiani, «farà da collegamento tra la pista ciclabile che percorre il lungomare cittadino e il punto di sbarco del ponte ciclopedonale di prossima realizzazione. Effettuata già l’aggiudicazione dei lavori, l’inizio effettivo dell’opera è ora da coordinare con i lavori per la realizzazione del nuovo attraversamento fluviale. Il costo complessivo di questo intervento è di circa 257mila euro interamente finanziato con fondi ministeriali. Entrambi gli interventi si pongono diversi obiettivi: migliorare la fruizione del territorio e della città, minimizzare l’impatto ambientale, incentivare la mobilità sostenibile e mettere in collegamento diverse realtà ambientali, culturali, commerciali e ricettive presenti nel nostro territorio».
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