L’AQUILA. L’Abruzzo è stata la nona regione e la prima del Sud a firmare l’accordo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027 con il Governo. Ma anche quella che, al momento, porta a casa il pacchetto di finanziamenti più corposo: un miliardo e 257 milioni. Soldi che andranno a settori strategici per l’economia e lo sviluppo futuro del territorio e che abbracciano vari campi d’azione: trasporti, riqualificazione urbana, competitività delle imprese, ambiente, cultura, sociale e salute. «Interventi che saranno messi a terra nei prossimi cinque anni e consegneranno ai cittadini abruzzesi, alle soglie del 2030, una regione finalmente forte, competitiva e orgogliosa, sia a livello nazionale che europeo»: queste le parole del presidente della Regione, Marco Marsilio, che dal palco dell’auditorium Renzo Piano, all’Aquila, ha aperto la strada al discorso della premier, Giorgia Meloni. Lo ha fatto portando dati “concreti e tangibili”, in una sala gremita di sindaci di ogni bandiera politica. Fuori dai cancelli, la protesta silenziosa degli agricoltori e dei lavoratori Tecnocall che hanno chiesto al Governo, con una vistosa lettera- appello «di non spegnere il lavoro».
L’ABRUZZO DI DOMANI
Radici, identità, comunità e sicurezza sono i quattro capisaldi che hanno animato le scelte del governo per la programmazione 2021-2027 della regione Abruzzo. «Il Fondo di sviluppo e coesione 2021 2027», ha detto Marsilio, «rappresenta una grande opportunità per la Regione Abruzzo. Una sfida che ci porterà ad attuare, sull’intero territorio abruzzese, quasi 200 nuovi interventi, oltre a quelli già avviati con l’anticipazione, per continuare a ridurre il divario che ancora esiste con le regioni più sviluppate d’Italia. Stiamo parlando di strategia, di visione rispetto alle imprevedibili e impegnative sfide che abbiamo affrontato nell’ultimo triennio». Un ulteriore tassello alle politiche di sviluppo della Regione Abruzzo, lo ha definito il presidente, «che consentirà di incrementare le altre risorse già attive sul territorio abruzzese, quelle della programmazione comunitaria per il periodo 2021-2027 Fesre Fse e del Pnrr». Al centro, la crescita economica, il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, la promozione dello sviluppo sociale dell’Abruzzo.
ECCO I FONDI
Del miliardo e 257 milioni di euro a disposizione, oltre 412 milioni saranno destinati a interventi per la messa in sicurezza del dissesto idrogeologico, alla depurazione, alla tutela della biodiversità. Ulteriori 318 milioni serviranno al miglioramento delle reti stradali e ferroviarie e i collegamenti aerei. Vengono, inoltre, finanziati interventi a supporto della competitività del territorio e di una migliore qualità della vita degli abruzzesi. Questi i settori specifici di intervento: 28,3 milioni per la ricerca e innovazione, 2,2 milioni per la digitalizzazione, 46,7 milioni per la competitività delle imprese, 370 milioni circa per l’ambiente e le risorse naturali, di cui 170 milioni per le bonifiche e reti irrigue, 90 milioni per la grande opera di rifunzionalizzazione del Fucino e 75 milioni per la difesa della costa, 63,3 milioni per la cultura, di cui 40 dedicati allo scorrimento della graduatoria del bando “Borghi Pnrr” per i progetti di 24 comuni e 20 milioni dedicati alla costruzione e manutenzione degli impianti sportivi, 362,1 milioni per i trasporti e la mobilità di cui 100 milioni per i porti, 90 milioni per l’ammodernamento del sistema ferroviario e 60 milioni per la manutenzione delle strade provinciali, 225,5 milioni per la riqualificazione urbana, di cui 78 dedicati a un grande bando per la riqualificazione urbana dei piccoli comuni d’Abruzzo, 21,8 milioni per sociale e salute e 39,5 milioni per la capacità amministrativa. Infine, circa 97,9 milioni di euro sono stati destinati al cofinanziamento dei programmi regionali europei Fesr e Fse+. «Quello che faremo per la valorizzazione dell’ambiente sarà fatto per onorare le radici degli abruzzesi», ha promesso Marsilio. E prima di lasciare il palco alla Meloni, il presidente ha dato un ulteriore annuncio, che tocca da vicino la città dell’Aquila: «L’altro ieri il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha individuati i 5 milioni di euro che serviranno a completare i lavori del Teatro comunale e restituiranno alla città, dopo il terremoto, un luogo degno e importante dove fare cultura».
LA PROTESTA
Una doppia protesta ha animato l’arrivo del presidente del Consiglio all’Aquila. Il Cospa, il comitato spontaneo degli agricoltori, ha consegnato una lettera con una serie di richieste per tutelare il comparto agricolo. Dietro il cordone di polizia e carabinieri, anche i lavoratori e le lavoratrici Tecnocall, che hanno esposto un cartellone con una lettera indirizzata alla premier Meloni, in cui hanno chiesto un intervento diretto nella vertenza in atto «per ristabilire una norma di civiltà e dignità, che garantisca la continuità lavorativa e salariale minata dalle normative adottate con il passaggio al mercato libero dell’energia».
©RIPRODUZIONE RISERVATA