CHIETI. Un territorio fragile, ferito dagli eventi sismici e sguarnito, soprattutto nell’entroterra, dall’inverno demografico. Ma è proprio la ricostruzione post-sisma a poter offrire un’arma in più all’Abruzzo interno. Come spiega il commissario alla ricostruzione del sisma 2016 Guido Castelli: «Non solo ricostruire le case ma anche cercare di costruire un Appennino contemporaneo, capace di superare le sfide, compreso quella dello spopolamento, attraverso misure di sviluppo dedicate».
E su questa linea il presidente uscente e ricandidato della Regione, Marco Marsilio, tesse il nuovo sviluppo della regione, come ha illustrato nell’incontro di ieri a Chieti, nella sede della Provincia, in occasione del lancio della campagna elettorale della candidata locale, la consigliera comunale teatina Carla Di Biase. L’incontro, intitolato “Costruire luoghi migliori”, ha visto la presenza di gran parte della dirigenza regionale di Fratelli d’Italia, dal senatore Etelwardo Sigismondi, al deputato Guerino Testa e al candidato al consiglio regionale Antonio Tavani, sindaco di Fara San Martino.
AVANTI SPEDITI
La ricostruzione post sisma corre dunque di pari passo con lo sviluppo del territorio. Il presidente Marsilio ha rivendicato la velocizzazione data al settore: «Siamo intervenuti in questi anni», ha detto, «rafforzando l’Ufficio speciale della ricostruzione post sisma e c’è stato un decollo del settore. Ormai siamo alle battute finali di tutta la fase dell’istruttoria. Si moltiplicano anno per anno sia l’apertura dei cantieri che i fondi spesi per ricostruire un territorio sicuro, che possa quindi restituire vita ai borghi devastati dal terremoto. Siamo molto contenti che questa ricostruzione proceda a spron battuto anche per quanto riguarda le scuole. Siamo ormai nella fase cruciale, quella in cui si vedono finalmente i risultati dopo troppi anni di preparazione, di lavoro e anche di risoluzione di problemi».
Con uno sguardo al passato, il presidente ha detto di aver trovato, cinque anni fa, un Ufficio speciale per la ricostruzione che era «sostanzialmente bloccato e che riusciva a fare solo poche decine di pratiche l’anno, quando oggi ne fa migliaia: questo segna la differenza e i risultati sul territorio iniziano ad apprezzarsi».
NON SOLO IL CRATERE
Nell’incontro si è parlato non solo delle aree del cratere sismico, ma anche delle problematiche di quelle che non vi rientrano.
«Anche fuori dal cratere vi sono delle realtà devastate», ha detto il commissario Castelli, «da questo punto di vista l’attenzione è massima, anche per quel che riguarda i municipi, le “case dei cittadini” che rappresentano l’intera comunità». Il riferimento era, in particolare, alla sede del municipio della città che ha ospitato l’incontro, che risulta chiuso addirittura dal terremoto del 2009.
Sulla situazione del capoluogo teatino si è soffermato anche il presidente Marsilio, soprattutto per quanto riguarda il dissesto idrogeologico che affligge la città: «La Protezione civile è intervenuta», ha ricordato il presidente, «abbiamo presentato a Roma tutti i dossier necessari per arrivare a ottenere lo stato di emergenza e abbiamo colto l’obiettivo, con i primi fondi che sono già arrivati. Certo al momento sono ancora molto parziali, bisogna però completare gli studi in maniera sistematica per capire qual è l’origine del dissesto idrogeologico e quindi anche qual è la ricetta giusta per porvi fine».
L’INCONTRO CON I TECNICI
L’incontro organizzato dalla candidata Di Biase nell’ambito della campagna elettorale è stato molto partecipato. La riunione è servita infatti anche per far sì che potesse creare un punto di raccordo tra il mondo delle imprese e dei professionisti che lavorano nel settore della ricostruzione e il sistema delle istituzioni che lo governa, dal commissario Castelli al presidente Marsilio.
«Sia Castelli che Marsilio», ha sottolineato Di Biase, «si sono intrattenuti sulle diverse problematiche del territorio, sia fuori che dentro il cratere, parlando anche di sviluppo industriale e dei servizi a 360 gradi, dalle infrastrutture alla sanità».
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