TERAMO . «Un centro fieristico nell’ex Villeroy». A lanciare la proposta è la consigliera comunale Maria Cristina Marroni, «La città e la provincia di Teramo sono notoriamente baricentriche nella geografia nazionale, sia da nord a sud e sia da est ad ovest: questa felice ubicazione può essere coniugata con la circostanza che il Comune necessiti di una riqualificazione urbana nel quartiere Gammarana e, nella specie, nell’area ex Villeroy, interessata da un programma di bonifica e di ripristino ambientale già annunciato dall’attuale Sindaco nel 2019», sottolinea, «pertanto, nell’ottica di rilanciare lo sviluppo economico, industriale, agricolo, artigianale e turistico del capoluogo, reputo di grande utilità che si valuti l’ipotesi di istituire un centro fieristico nel quartiere Gammarana, coinvolgendo nel progetto la Regione, l’Arap, la Camera di commercio del Gran Sasso, la Provincia, l’università e ogni altro ente che si ritenga opportuno coinvolgere».
Secondo la consigliera la struttura potrebbe inglobare eventi come la Fiera dell’agricoltura e Teramo Comix e «fungere da volano di sviluppo attraverso l’istituzione di nuove fiere nei più svariati settori: nuove mobilità, sviluppo dei nuovi prodotti industriali, nuovi settori turistici, sviluppo dei prodotti agricoli e sostegno alla zootecnia». Per Marroni «la felice ubicazione di Teramo agevoli e favorisca la collocazione di un centro fieristico proprio sulla direttrice di passaggio più veloce fra il Tirreno e l’Adriatico, tra la Capitale e la dorsale appenninica, in tal modo promuovendo la città capoluogo quale punto di attrazione attraverso la creazione di nuovi spazi multifunzionali in grado di ospitare, oltre alle fiere, anche esposizioni, eventi congressuali, spazi culturali e spettacoli al chiuso e all’aperto». La consigliera, dunque, presenterà una mozione nella prossima seduta su questo argomento « iferendomi preferenzialmente all’area ex Villeroy, ma aprendo la fase valutativa all’eventualità di altre ubicazioni ritenute maggiormente consone o fattibili».
A detta della consigliera «sarà necessario coinvolgere, oltre ai proprietari dell’area in questione, anche enti e istituzioni interessati, attuando una sinergia pubblico-privata volta a favorire la partecipazione attiva di investitori pubblici per garantire la riqualificazione urbana del quartiere Gammarana, tenendo conto del ruolo chiave che i poli fieristici possono svolgere quali veicoli di sviluppo economico».