CHIETI. Cinquanta ore di lettura ininterrotta, 50 autori e 500 lettori: sono i numeri della maratona di lettura del teatro Marrucino, “La città che legge”, che ha preso il via ieri mattina, con l’inaugurazione alle 10.30, e che dura sino alle 13 di domani. L’iniziativa è promossa dal Marrucino, dalle Soprintendenze Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Chieti-Pescara e di L’Aquila-Teramo, dall’associazione “Il Giardino delle pubbliche letture… e non solo” e da Bibliars – Rete delle biblioteche scolastiche abruzzesi.
«Si tratta di un’altra importante manifestazione che vede il nostro teatro aperto in maniera ininterrotta», ha detto il vicesindaco e assessore alle Manifestazioni Paolo De Cesare, «come nel caso di “Amami teatro”. Il Marrucino si afferma e si conferma, così, come luogo aperto e inclusivo, contenitore qualificato e attore protagonista di straordinaria vivacità culturale che, proprio nell’idea della maratona e della continuità temporale, giorno e notte, nella lettura come nelle diverse discipline dello spettacolo dal vivo con, nel caso di “Amami teatro”, trova e consolida un tratto distintivo e di unicità che ne esalta e rafforza la capacità attrattiva come operatore culturale».
Il tema individuato per l’edizione 2024 è quello della guerra, intesa, spiegano gli organizzatori, non solo come «conflitto aperto e dichiarato fra due o più Stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali o religiosi nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle armi, ma anche come evento travolgente nella sfera sociale, etnica, culturale, economica e individuale, capace di segnare da sempre la storia dell’umanità».
Quest’anno, per la prima volta rispetto alle passate edizioni, la maratona raddoppia la sua durata: 500 lettori si alternano ininterrottamente per 50 ore con 50 autori da leggere attraverso i pensieri, le storie e le testimonianze che dalla Bibbia arrivano ai giorni nostri. E così, attraverso l’indagine di quello che, da sempre, è il tema più angoscioso del genere umano, parte dal teatro Marrucino di Chieti un forte appello alla pace come valore assoluto. In questo modo la maratona va anche oltre il momento di promozione del valore sociale del libro, per diventare un presidio della cultura della pace, una testimonianza di impegno civico affinché dai luoghi di cultura si levi forte e chiaro il no alla guerra.
I testi sono stati scelti a seguito di una “chiamata” collettiva che l’associazione “Il Giardino delle pubbliche letture”, presieduto da Cinzia Di Vincenzo, ha rivolto a una ampia base di cittadini, coinvolgendo anche il consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze e la Consulta provinciale degli studenti delle scuole secondarie. Questa edizione segna anche un’altra novità: per la prima volta la maratona si avvale della collaborazione di Bibliars (Biblioteche scolastiche abruzzesi in rete) e di “Nati per leggere”, il programma nazionale rivolto alle famiglie con bambini in età prescolare promosso dall’Assemblea nazionale dei medici pediatri. La manifestazione aderisce anche alla campagna nazionale “Il maggio dei libri”.
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