
PRETORO. «Non avremmo mai immaginato di perderti così presto, sappiamo che sarai sempre accanto a noi e che continuerai a darci sostegno e forza. Ciao dolce amore nostro, Pietro e Davide». Sono strazianti le parole di Pietro Caruso, 48 anni di Pretoro, e del figlioletto Davide, 8 anni, per salutare la moglie e mamma Stefania Di Michele, morta a 40 anni martedì scorso a seguito di un incidente stradale avvenuto lungo la fondovalle Alento.
Stefania stava tornando a casa a Pretoro dopo una serata passata in allegria e spensieratezza insieme alla famiglia: erano andati tutti e tre a vedere un film al cinema Arca di Spoltore. Gli ultimi momenti felici prima che un’auto piombasse contro la loro spegnendo per sempre i suoi sogni. La tragedia ha colpito con un enorme carico di dolore il piccolo centro montano di nemmeno mille abitanti: Pretoro ha subito annullato la festa paesana in onore di San Rocco, mantenendone soltanto la parte religiosa. Stefania, nata a Chieti, si era trasferita a Pretoro dopo il matrimonio con Pietro. Una famiglia tranquilla e felice, allietata otto anni fa dall’arrivo di Davide. I funerali sono in programma oggi pomeriggio alle 16.30 nella chiesa di San Nicola. E per la giornata di oggi il sindaco Diego Giangiulli ha proclamato il lutto cittadino.
Ieri mattina il medico legale Pietro Falco ha effettuato l’autopsia sul corpo della donna. La causa della morte è stata attribuita a un politrauma massivo. Ad assistere all’esame anche il medico legale Paola Vellante, consulente nominato dalla famiglia, assistita dall’avvocato Andrea Di Lizio. Le indagini, coordinate dal pm Lucia Anna Campo, sono condotte dai carabinieri della sezione radiomobile di Chieti. Con l’accusa di omicidio stradale risulta indagato il 25enne di Guardiagrele Francesco Verna che, alla guida della sua Fiat Tipo, avrebbe invaso la corsia opposta finendo addosso alla Fiat Panda su cui viaggiava la famiglia di ritorno dal cinema. Secondo le prime ricostruzioni, la Fiat Tipo avrebbe prima colpito di striscio la Panda di un altro giovane guardiese, Domenico Monaco (anche lui ferito ma non in modo grave), e poi si sarebbe schiantata frontalmente contro l’auto della famiglia Caruso. Il 25enne è anche lui ricoverato in ospedale. Così come Pietro che dal letto d’ospedale continua a rivolgersi disperatamente alla moglie morta: «Noi non riusciamo a smettere di piangere e di pensarti, ci manchi immensamente», ha scritto sul manifesto mortuario. Tutta Pretoro è tappezzata di manifesti per Stefania. «Nonostante la tua forza e la tua costante determinazione nel vivere la vita intensamente, il destino ti ha portato lontano da noi. Adesso non ci resta che custodirti nell’unico posto dove tempo e parole non contano, nel nostro cuore», scrivono i cugini Vito e Debora, Barbara e Gianfranco, Romina e Massimo, Francesca e Marco. «Pensare al tuo sorriso è troppo doloroso. Sei andata via all’improvviso e dovremo rassegnarci al fatto che non ti rivedremo più, ma il tuo entusiasmo e la tua vitalità continueranno a sostenerci rallegrandoci le giornate», è il messaggio delle amiche Chiara, Gabriella e Marina.
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