AVEZZANO. Nessun maltrattamento nei confronti dei bambini dell’asilo. È quanto emerge dal procedimento a carico di una religiosa, insegnante in una scuola della Marsica, che era stata accusata da un gruppo di genitori. Il procedimento a suo carico è stato archiviato dopo l’audizione di alcuni bambini, che non hanno confermato nessuna delle accuse nei confronti della suora e nessun maltrattamento.
Tutto è cominciato a novembre del 2020, quando un genitore aveva raccontato che il figlio non andava più volentieri all’asilo, anzi ogni mattina diventava sempre più problematico accompagnarlo e lasciarlo. Anche alcune mamme si erano poi mobilitate, arrivando a presentarsi in gruppo alla caserma dei carabinieri per denunciare alcuni episodi ritenuti sospetti. Le mamme avevano anche ottenuto un incontro con l’insegnante, che non aveva però portato a nulla. I genitori, preoccupati, avevano creato un gruppo Whatsapp per confrontarsi e cercare di capire meglio se i comportamenti anomali dei bambini potessero essere riconducibili all’attività didattica tenuta in classe. C’era anche stato un altro incontro con la suora, e una mamma era riuscita a vedere il contenuto del cellulare dell’insegnante. Dalle indagini però non è emersa alcuna prova che potesse ricondurre a maltrattamenti – insulti, strattonamenti o punizioni non proprio educative – nei confronti dei bambini. Episodi avvenuti, secondo i genitori, in varie occasioni e che avevano ingenerato, sempre secondo la loro tesi, paura e insicurezza tra i bambini che non volevano più andare a scuola. Subito erano scattati gli accertamenti affidati ai carabinieri della compagnia di Avezzano. L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Ugo Timpano, si è avvalsa di personale qualificato ed è andata avanti fino all’incidente probatorio al tribunale di Avezzano. Sono stati ascoltati tre bambini, gli unici ritenuti idonei dal collegio di consulenti d’ufficio a essere interrogati. In quegli incontri i bambini hanno smentito qualunque ipotesi di maltrattamento da parte della suora accusata, R.E., 62 anni, insegnante da diversi decenni. I bambini hanno parlato al massimo della suora che «quando si arrabbiava un po’ di più gli menava sulle mani, ma solo poche volte». Così l’accusa ha avanzato richiesta di archiviazione e anche su istanza dei legali della religiosa, gli avvocati Cinzia Mancini e Piergiorgio Di Giuseppe, il gip Daria Lombardi ha archiviato il procedimento. La suora, che a causa delle polemiche è stata anche trasferita in altra sede, ora è stata scagionata da ogni accusa.