SULMONA. Il gruppo indiano Motherson mette gli occhi sulla Magneti Marelli e a Sulmona scatta la preoccupazione tra gli oltre 650 dipendenti. I media di settore hanno lanciato la notizia della possibile acquisizione che il gruppo, da anni attivo nel settore dell’automotive, sarebbe pronto a un imminente cambio di casacca. Un’indiscrezione per ora, che però non farà sicuramente dormire sonni tranquilli ai lavoratori di Sulmona, già provati da mesi di ammortizzatori sociali e da poche certezze.
POSSIBILE ACQUISTO
Il big dell’automotive indiano sarebbe pronto a rilevare tutto il gruppo Marelli. Quest’ultimo è nato nel 2019 dall’integrazione tra Magneti Marelli, storica azienda italiana della componentistica auto e parte di Fca (ora Stellantis), e la giapponese Calsonic Kansei (entrambe di Kkr). Il gruppo da tempo è corteggiato proprio dal colosso indiano che avrebbe voglia di espandersi in Europa e in Italia acquisendo questa storica e radicata realtà. Le trattative sarebbero ancora in corso ma c’è già chi parla di una possibile concretizzazione, che potrebbe palesarsi con un vero e proprio matrimonio economico nelle prossime settimane. Nei mesi passati Magneti Marelli non aveva mai fatto trapelare nulla e aveva anche scongiurato possibili tagli di personale per lo stabilimento di Sulmona. Pare però che tra lo storico gruppo italiano e gli indiani della Motherson già ci fossero dei dialoghi. Motherson Group, del resto, in passato aveva siglato degli accordi proprio in India sia con Magneti Marelli, sia con Calsonic Kansei per la produzione di sospensioni, illuminazione automobilistica e sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria. Un contatto, e quindi una conoscenza, potrebbero essere stati proprio la base di partenza per questa possibile acquisizione che, se andrà in porto, darà l’opportunità a Motherson di diventare una delle realtà dell’automotive più potenti al mondo. Il gruppo indiano, infatti, solo negli ultimi due anni è riuscito a portare a casa ben 29 acquisizioni tra Cina, Messico e Turchia. A queste, poi, si aggiungono tutte le altre in corso che accrescerebbero ulteriormente la forza di Motherson.
SUBITO UN INCONTRO
Sono preoccupati i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, che da mesi chiedono all’azienda specializzata nella produzione di componentistica per l’automotive certezze per il futuro dei 650 dipendenti. La notizia della possibile acquisizione da parte del gruppo indiano Motherson ha gettato altra benzina sul fuoco e spinto gli esponenti di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, Fismic, Ugl e Aqcfr a chiedere immediatamente un incontro chiarificatore ai vertici dello stabilimento Magneti Marelli. Con una nota, indirizzata proprio all’amministratore delegato del gruppo Marelli Ermanno Ferrari e al responsabile delle relazioni industriali Dario Lauri, i segretari delle sigle sindacali pretendono «un incontro urgente a seguito di notizie riportate dalla stampa, riguardo alla possibile acquisizione di Marelli da parte del gruppo Motherson». Subito dopo le festività pasquali le parti sociali sperano di avere delucidazioni in merito anche per capire in che modo, se la cessione del gruppo andrà in porto, verrà gestito il sito industriale di Sulmona.
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