
PESCARA. Per una parte degli ex percettori del Reddito di cittadinanza e, in generale, per i disoccupati che si trovano in una particolare condizione di fragilità, rimane aperta la porta dell’inclusione lavorativa del Programma Gol (Garanzia occupabilità lavoratori). L’avviso, riservato agli organismi di formazione e alle agenzie per il lavoro che dovranno attuare i tirocini, ha una dotazione finanziaria di 1,8 milioni di euro. E le istanze di finanziamento dei progetti si possono presentare fino alle ore 12 di giovedì 30 novembre 2023 sulla piattaforma informatica della Regione Abruzzo all’indirizzo sportello.regione.abruzzo.it.
Il programma si articola in cinque percorsi: reinserimento lavorativo; aggiornamento; riqualificazione; lavoro e inclusione; ricollocazione collettiva. Il quarto percorso è quello che in maniera specifica intercetta i casi di bisogni complessi, cioè in presenza di ostacoli e barriere che vanno oltre la dimensione lavorativa.
Oltre ai servizi precedenti si prevede l’attivazione della rete dei servizi territoriali (a seconda dei casi, educativi, sociali, socio-sanitari, di conciliazione) come già avvenuto per il Reddito di cittadinanza. Ed è proprio alla luce dello stop al sussidio da parte del governo Meloni e alle difficoltà incontrate da migliaia di ex percettori abruzzesi che hanno diritto ai 350 euro alternativi al Reddito, che misure come questa hanno assunto una valenza ulteriore. Il programma prevede la sperimentazione di forme di occupazione cosiddetta “protetta”, o di percorsi di accompagnamento dedicato, con il coinvolgimento degli enti del terzo settore per persone con disabilità grave oppure per i disoccupati più fragili.
Gli enti realizzatori sono gli organismi di formazione ed i soggetti accreditati dalla Regione e ammessi al catalogo regionale per l’erogazione delle politiche specifiche: percorsi di aggiornamento e riqualificazione, accompagnamento al lavoro, incontro tra domanda e offerta, attivazione tirocinio.
I beneficiari degli interventi invece sono tutti coloro che sono assegnati al percorso 4 “Lavoro e inclusione”, dedicato a chi è privo di occupazione, con bisogni complessi, che presenta difficoltà che vanno oltre la dimensione lavorativa e che richiedono risposte integrate.
«È una misura molto particolare», spiega l’assessore regionale al Lavoro Pietro Quaresimale, «che mette a disposizione di “disoccupati fragili”, così come li ha profilati il Centro per l’impiego, un ampio ventaglio di misure di inclusione lavorativa. È importante però chiarire che la misura non si rivolge alla platea dei lavoratori fragili secondo l’accezione comune, ma a quei lavoratori che hanno altri punti di fragilità e bisogni complessi, come il disagio economico solo per fare un esempio, rilevati dal Centro per l’impiego». Quindi anche gli ex percettori del Reddito di cittadinanza possono sfruttare questa occasione per l’inclusione lavorativa. (l.c.)
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