CHIETI. Lunedì la fontana di piazza Valignani si tingerà di viola in occasione della Giornata internazionale dell’epilessia. In città via agli eventi sul tema: all’auditorium della d’Annunzio e al Foyer del Marrucino si terrà “Narriamo l’epilessia”, a cura dell’università d’Annunzio, dell’Associazione italiana epilessia (Aie)e con il patrocinio del Comune di Chieti.
«L’epilessia è una malattia diffusa ma ancora poco conosciuta», dice il sindaco Diego Ferrara, «è doveroso per le istituzioni supportare le persone e responsabilizzare la collettività su come prestare aiuto a chi ne soffre, nei momenti di crisi della malattia e farlo nei luoghi di lavoro, a scuola, durante un’attività sportiva». L’incidenza maggiore si registra in età infantile e anziana. «Si tratta di una patologia neurologica caratterizzata dalla persistenza di crisi epilettiche», spiega Sara Matricardi, neuropsichiatra esperta in epilessia e ricercatrice all’UdA, «si sta facendo molta ricerca e si è arrivati ad un livello avanzato che la considera oggi una patologia trattabile: attraverso i progressi della medicina si può curare con dei trattamenti che vanno a incidere sulla causa eziologica che ha portato l’epilessia». Le scuole sono in prima linea: «Gli insegnanti formati sono tantissimi», dice Maria Pia Pierfelice, voce dell’Aie, «i medici ci aiutano gratuitamente, ci unisce la voglia e l’esigenza di far conoscere una malattia molto diffusa». «Partire dalle scuole vale perché i ragazzi sono ricettivi e in grado di mettere in pratica le regole per alleviare i momenti di crisi», conclude l’assessore Chiara Zappalorto.