L’AQUILA. Il Comune dell’Aquila ora ha l’obbligo di mostrare le carte nascoste sul mega appalto per luce e gas da 127 milioni di euro. E deve farlo prima che vada in scena il grande scontro legale dell’udienza davanti ai giudici del Tar, fissata per il 21 dicembre. Lo ha deciso nei giorni scorsi il Consiglio di Stato, confermando senza mezzi termini il pronunciamento in tal senso dello stesso Tribunale amministrativo regionale, rigettand quindi il ricorso presentato dal Consorzio Stabile Cmf.
Quest’ultimo è il raggruppamento di aziende a cui il Comune ha assegnato il diritto di prelazione prima di dare vita alla gara vera e propria per affidare – con la formula del “partenariato pubblico-privato” dal costo stimato per l’ente di 9 milioni l’anno – l’illuminazione pubblica e il riscaldamento degli edifici per 15 anni, ma anche un corposo progetto di efficientamento e riqualificazione per ridurre i consumi, visti anche i rincari energetici che hanno fatto schizzare i costi per l’ente.
Il Consorzio Cmf è stato individuato dall’ente attraverso una raccolta di manifestazioni d’interesse avviata oltre un anno fa, allo scadere del precedente contratto per la fornitura di luce e gas (nei mesi scorsi prorogato fino al 31 dicembre 2022) con la ditta Getec Italia. Ed è proprio la Getec Italia che si contrappone a Comune e Cmf davanti ai giudici, con l’obiettivo di conoscere l’offerta tecnica presentata dal consorzio concorrente e risultato vincente al primo step del mega appalto.
Per i giudici del Tar «anche se l’offerta tecnica contiene segreti commerciali e tecnici, deve riconoscersi la prevalenza al diritto alla piena ed effettiva tutela giurisdizionale rispetto al diritto alla riservatezza delle informazioni», come si legge nell’ordinanza di ottobre, confermata quindi nei giorni scorsi anche dal Consiglio di Stato.
Il 21 dicembre, come detto, le aule del Tar ospiteranno il grande scontro legale nel merito della richiesta della Getec di annullare la delibera di giunta – e tutti gli atti collegati – che hanno assegnato il diritto di prelazione al Consorzio Cmf. La guerra legale è ora pronta a entrare nel vivo. (l.t.)