LANCIANO. Ventisette chilometri di pista ciclabile, da San Vito Marina a Castel Frentano passando per il centro di Lanciano, senza dismettere i binari e l’area di sedime ferroviario. A questa idea stanno lavorando Tua e Regione per riconvertire l’ex tracciato della Sangritana in un percorso ciclabile che colleghi la costa alle aree interne e che si connetta alla Via Verde della Costa dei trabocchi. Del progetto, finanziato con 7,5 milioni di euro, di cui 4,5 per il tracciato, è tornato a parlare sabato scorso l’assessore regionale Nicola Campitelli, in occasione del convegno “La nuova sfida della Via Verde – dall’interno alla costa”, organizzato dalla sezione di Chieti dell’associazione Professione Italia.
Nelle scorse settimane è stata firmata la convenzione tra la Tua, soggetto attuatore, e la Regione, che ha già assegnato il 40% di anticipo dell’investimento economico, di 7,5 milioni di euro, all’azienda unica abruzzese di trasporto per avviare tutte le procedure per aprire al più presto il cantiere. «Gli uffici stanno effettuando le verifiche sul tracciato da San Vito Marina a Crocetta di Castel Frentano», spiega lo stato dell’arte il consigliere Pasquale Di Nardo, referente del progetto per il Cda di Tua, «stiamo, infatti, preparando il bando per la gara e provvedendo alla nomina delle figure che si occuperanno della procedura tecnica. È stato già nominato il Rup (responsabile unico del procedimento, ndc), nella figura del dirigente del settore acquisti Paolo Marino. Entro 30 giorni avremo il cronoprogramma puntuale e le modalità per il bando di gara».
Lungo i 27 chilometri circa che collegano la Marina di San Vito a Rocca San Giovanni, Treglio, Lanciano e Castel Frentano fino alla stazione di Crocetta, la linea ferroviaria sarà trasformata in pista ciclabile e saranno realizzate le ciclostazioni, almeno sei, trasformando le stazioni ferroviarie del vecchio tracciato Sangritana. «Saranno punti dotati di colonnine per ricaricare le bici elettriche, per il rimessaggio e la manutenzione», dice Di Nardo, che per anni è stato amministratore unico della storica azienda frentana, «ma saranno anche dei punti di ritrovo e promozione del territorio».
Per quanto riguarda i lavori all’infrastruttura, sono allo studio tecnologia e materiali più adatti per trasformare i binari in percorso ciclabile. «Stiamo ipotizzando di mantenere la struttura, ovvero di non smantellare binari e sedime», spiega Di Nardo, «utilizzando piastre in cemento e resina per la copertura, sulle quali far passare sia pedoni che mezzi a due ruote, mantenendo aperta anche la possibilità del transito di un piccolo mezzo elettrico per il trasporto pubblico. Questa soluzione ci permetterà di mantenere la struttura reversibile».
«Non rimuovendo il sedime, si riesce ad ottenere una riduzione di tempi e di costi», sottolinea Enrico Dolfi, direttore divisione ferroviaria di Tua, «verrà tutto ricoperto con materiali di ultima generazione, che creeranno un percorso ciclabile da realizzare in tempi brevi». Tua si sta attivando al fine di avviare, nel giro di qualche mese, le procedure per indire la gara per il progetto preliminare, che sarà messo a base della progettazione definitiva. Sarà stimato anche il costo puntuale dell’opera, che sarà realizzata in più lotti funzionali.
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