AVEZZANO. Sta per tornare ad Avezzano il trave frontale della chiesa di San Nicola, una delle testimonianze dell’edificio sacro raso al suolo dal terremoto del 13 gennaio 1915. Per anni, il reperto è rimasto nelle stanze del museo del Louvre di Parigi. A curare il ritorno del reperto in Italia sarà l’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) della provincia dell’Aquila. Ieri mattina il presidente Gianni Frattale ha incontrato all’Aia dei musei il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio per definire i dettagli del viaggio della preziosa pietra frontale della chiesa di San Nicola che, una volta ad Avezzano, si riunirà all’architrave in pietra (risalente al 1200) del portale principale, già custodito nei sotterranei del Comune. L’architrave, alto 50 centimetri e lungo poco meno di un metro e mezzo, tornerà così ad Avezzano grazie alla sinergia tra l’associazione e l’amministrazione. «La valorizzazione delle risorse attrattive del territorio ha motivato l’Anche L’Aquila a contribuire al ritorno del reperto dal Louvre, recuperato anche grazie all’intuizione della direttrice dell’Aia dei musei, Flavia De Sanctis, grazie alla quale è stato avviato il processo di restituzione dal prestigioso museo parigino», spiega la vicepresidente di Ance, Roberta Palermini, «l’associazione potrebbe occuparsi anche del riposizionamento nell’Aia dei Musei del portale con colonne della Chiesa di San Nicola su cui dovrà poggiare il frontale recuperato da Parigi». Una delegazione dell’Ance ha poi visitato i Cunicoli di Claudio. «È importante, funzionale e strategico che Ance L’Aquila abbia scelto di creare una mappa itinerante di incontri su tutto il territorio della provincia finalizzata a una rapidità di intervento e di dialogo con le varie realtà locali», afferma il sindaco Di Pangrazio, «annunciamo alla città, inoltre, una splendida notizia, che si abbina perfettamente a quello che sarà l’anno dei cantieri per Avezzano, ovvero il 2024. Nel corso del prossimo anno, infatti, verranno avviati i cantieri del Nuovo Municipio, dei due asili nido comunali di via Fucino e dell’Orsetto Bernardo, della scuola materna di via Sandro Pertini e dei due sottopassi. La capacità del nostro territorio di saper cogliere al volo le opportunità, anche in termini di incentivi economici, fondi, progettualità e rigenerazioni culturali, è un dato di fatto». (f.d.m.)