CASALINCONTRADA. «La giustizia non si fa da sé, ha i suoi tempi, il rispetto dei diritti codificati è la misura del senso civile, ripagare una violazione con un’altra violazione non è la via giusta». Interviene con una lunga lettera indirizzata ai suoi concittadini il sindaco di Casalincontrada, Vincenzo Mammarella, dopo l’arresto del 32enne accusato di svariati furti in paese. Lo stesso ladro, che alcune settimane prima di finire ai domiciliari, era stato rincorso da una gruppo di cittadini infuriati: il 32enne si era gettato in un dirupo per sfuggire alla cattura e poi aveva denunciato che alcuni dei paesani gli avevano sparato. Mammarella, a caso chiuso, vuole sottolineare il suo impegno sulla questione. «Ho raccolto il senso di allarme diffuso nella nostra comunità, mi sono relazionato e coordinato con le forze dell’ordine», scrive il sindaco che ringrazia il maresciallo Valentina Famà, comandante della stazione dei carabinieri, «ritengo che in assenza di sicurezza non sia possibile cementare valori su cui la comunità fonda la sua identità. Mi preme tranquillizzare la cittadinanza sulla mia presenza continua, attiva e vigile».
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