L’AQUILA. Solo un anno fa la Asl aquilana aveva cambiato il suo sistema di sicurezza informatica. E lo aveva fatto con «carattere di urgenza», per una motivazione che oggi suona come una beffa: si temevano attacchi informatici dai russi, visto il deteriorarsi dei rapporti tra Italia e Mosca a causa dello scoppio della guerra in Ucraina. Russo era infatti il vecchio antivirus utilizzato dalla Asl.
«Questa Asl si avvale di una infrastruttura informatica complessa, divenuta nel tempo elemento determinante in tutte le aree produttive aziendali, tanto in quelle prettamente sanitarie, quanto in quelle amministrative e logistiche», si leggeva nell’atto di acquisto del nuovo antivirus, pagato poco meno di 40mila euro, «in linea con quanto indicato dall’Agenzia per l’Italia digitale, negli anni sono stati realizzati continui interventi sui sistemi informativi aziendali volti a potenziare e attualizzare tali strumenti nelle componenti hardware e in quelle software; in relazione alle esigenze di sicurezza dei sistemi informativi aziendali, con particolare riguardo alle componenti software sia sistemistiche e sia applicative, questa Asl si è dotata di prodotti software specifici che, nel tempo, hanno richiesto un continuo aggiornamento per garantirne l’efficacia; nel 2020 è stato acquisito un software antivirus di produzione russa. Il Servizio sistemi informativi ha richiesto la fornitura di un nuovo software antivirus aziendale, in sostituzione di quello attualmente in utilizzo. In tale richiesta è stato sottolineato il carattere di urgenza della fornitura, in relazione ai possibili rischi derivanti da attacchi informatici». (l.t.)