L’AQUILA. E ora l’allarme sicurezza nel centro dell’Aquila invade i social e rischia di diventare psicosi collettiva. Tra le segnalazioni, c’è quella pubblicata e rilanciata sul gruppo Mamme Aquilane, la piazza virtuale con migliaia di partecipanti da cui è nata l’associazione Mamme per L’Aquila.
«Oggi intorno alle 20, alla Villa comunale, mia figlia e mia nipote sono state aggredite da due ragazzi», si legge nel messaggio pubblicato nei giorni scorsi. Che continua: «Uno dei due ha immobilizzato mia nipote e ha iniziato a palpeggiarla, mentre l’altro rideva. La ragazza, dopo una serie di manovre, è riuscita a liberarsi e ha graffiato il soggetto sulle braccia. Le due hanno urlato e poi si sono messe a correre verso di me che le stavo aspettando in macchina. Ho provato a raggiungerli ma erano già spariti nel nulla. Domattina andremo a denunciare: tutto ciò non deve accadere per nessun motivo al mondo». Mentre si indaga per accertare il fatto, la segnalazione ha sconvolto gli utenti del gruppo: decine sono stati i messaggi di preoccupazione espressi dai genitori aquilani.
Da tempo l’area – e in special modo il parco di viale Rendina – è al centro delle segnalazioni. Qui a settembre scoppiò una rissa tra ragazzi che riportò il tema della sicurezza nel dibattito tra forze politiche. «In questo punto, come pure al Parco del Castello e in altre aree verdi non vigilate, divenute ormai da spazi di gioco e socializzazione a luoghi di appuntamento per “regolamento di conti” e spaccio, anche di giorno, e dove le risse sono ormai quotidiane, la situazione è divenuta insostenibile, con i ragazzini costretti a rinunciare ad accedervi, come spesso intimato loro dagli stessi “illegittimi occupanti”, e i residenti esasperati», scrisse Emanuela Iorio, consigliera di opposizione del Passo Possibile, segnalando la rissa tra bande di giovanissimi.
Mentre le forze dell’ordine indagavano sui fatti, un reportage del Centro dei giorni successivi confermò l’ambiente difficile dell’area quando non ci sono manifestazioni alla Villa comunale: gruppi di adolescenti occupavano i giochi per bambini con fare da bulli, di fatto scoraggiando le famiglie ad avvicinarsi con i propri piccoli, a cui l’area sarebbe dedicata.
E il Comune dell’Aquila sta intervenendo. Proprio sul parco di viale Rendina si sta concentrando il progetto “Giovani in centro” che prevede un presidio mobile di ascolto e orientamento, anche al lavoro, nei luoghi del centro storico.
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