
L’AQUILA. L’Abruzzo abbraccia Papa Francesco. Non solo con le 12mila persone assiepate nei luoghi della sua visita storica all’Aquila, ma anche con i rappresentanti di tutte le istituzioni. A tutti i livelli: dai vertici della Regione fino ai sindaci dei Comuni più piccoli e lontani dal capoluogo. Ma anche con chi ha il delicato compito di gestire la ricostruzione, nella sua regione, l’Abruzzo, e in tutto il Centro Italia. «Consapevolezza della propria miseria e della bellezza della Misericordia: è ciò che le persone vivono a causa delle guerre, dei terremoti e di ogni altra catastrofe nel momento della sofferenza e come stimolo per la ripartenza», ha commentato il commissario per la ricostruzione post-sisma del Centro Italia Giovanni Legnini, «grazie Papa Francesco per un messaggio che tocca il cuore e ci invita alla riflessione e all’impegno».
Quindi il governatore Marco Marsilio, in prima linea a rappresentanza di tutto l’Abruzzo: «Siamo testimoni e protagonisti di un evento eccezionale che definire storico è dire poco. Il messaggio del Perdono di Celestino è molto vivo nel cuore degli aquilani e degli abruzzesi. La presenza così numerosa di fedeli, già dalle prime ore dell’alba, ne è testimonianza. Si è percepita nell’attesa, l’ansia e la grande commozione da parte di tutti. Siamo grati al sommo pontefice di aver accolto l’invito. Grazie Papa Francesco».
Con Marsilio, anche il padrone di casa, il sindaco Pierluigi Biondi: «La città dell’Aquila è grata e riconoscente al Santo Padre per l’enorme testimonianza di vicinanza e sostegno tributati alla comunità con la sua presenza in occasione della tradizione più antica e sentita dalla comunità. Un onore e una grande emozione poter accoglierlo e assistere, per la prima volta, all’apertura della Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio da parte di un pontefice. Un gesto che universalizza il messaggio di pace e riconciliazione tra i popoli ereditato da Papa Celestino V e la valenza della Perdonanza Celestiniana».
In platea, tra i sindaci, c’era anche il presidente della Provincia dell’Aquila Angelo Caruso: «Dopo Celestino V, Papa Francesco ci ha attribuito un secondo privilegio che indica L’Aquila come riferimento planetario per i fedeli».
Ad accogliere il Papa nel piazzale di Collemaggio, la deputata e consigliera comunale Stefania Pezzopane: «Misericordia, miseria, perdono, perdonanza, umiltà, resilienza, pace, le sue parole sante. E la forza della sua fatica, rimarrà per sempre in noi, stanco e sofferente, con la sua carrozzina arriva davanti alla Porta Santa e con sforzo si alza, batte i tre colpi, torna a sedersi. Non serve altro non serve di più. Oggi siamo stati storia. Capitale della pace, del perdono e di riconciliazione».
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