
L’AQUILA. I centristi litigano sul simbolo della Dc e tre liste provinciali in lizza per le elezioni regionali del 10 marzo finiscono sotto osservazione e a rischio esclusione da parte di due delle quattro commissioni circoscrizionali dei Tribunali abruzzesi che, ieri mattina, si sono pronunciate in maniera diversa sui ricorsi inviati dopo la presentazione delle candidature entro le 12 di sabato.
Si tratta delle due forze centriste, Noi Moderati e Udc-Dc (che fanno capo rispettivamente ai leader nazionali Maurizio Lupi, Lorenzo Cesa e Gianfranco Rotondi), in corsa entrambe con la colazione di Marco Marsilio, presidente della Regione uscente e ricandidato dal centrodestra.
Questa mattina, all’Aquila e a Teramo, sono in programma le udienze per la discussione dei casi per i quali i responsabili dei partiti hanno già fatto recapitare memorie ai magistrati componenti delle commissioni chiamate a verificare la regolarità dei candidati e dei partiti in gara. Oggi stesso i verdetti: se saranno confermate le esclusioni, le forze politiche dovranno rivolgersi alla Corte d’appello dell’Aquila che intanto ieri ha ammesso i due candidati presidenti, Marsilio e Luciano D’Amico per il centrosinistra (vedi il documento pubblicato a sinistra). Ma torniamo ai ricorsi. Quanto si sta verificando in Abruzzo ha una matrice nazionale: infatti, è conseguenza di diatribe politiche e storici contenziosi tra le tante forze centriste in guerra da decenni per la proprietà del simbolo scudocrociato e per la conquista, finora fallita, dell’eredità della Democrazia Cristiana. Nel caso abruzzese è protagonista l’Udc, guidata da Cesa, che ha presentato la lista insieme alla Dc di Rotondi ed è ricorsa contro gli ex alleati di Noi Moderati (la lista sub judice è quella dell’Aquila) per l’uso, da parte di questi ultimi, del simbolo creato ad hoc per le politiche del 2019 quando i due partiti correvano insieme. Ma l’Udc, a sua volta, subisce il ricorso da parte di una delle numerose sigle che rivendicano la proprietà della scritta Democrazia Cristiana, ed è sotto osservazione per le liste dell’Aquila e Teramo. (u.c.)