CANZANO. Casette degli elfi e delle fate realizzate a mano con vecchi ceppi caduti o abbattuti per vecchiaia, panchine in legno grezzo anch’esse realizzate a mano, cartelli con materiale eco-compatibile per invitare a tenere pulito l’ambiente circostante e nuove aiuole di fiori e oleandri. È il sentiero campestre di via Colli , noto come via delle Querce, nella piccola frazione di Valle Canzano che, pur essendo in parte asfaltato, è incorniciato da prati e colline e dalla visione nitida del Gran Sasso ed è stato adottato e riqualificato da un gruppo di residenti e alcune signore straniere che svolgono la professione di badanti dalla marcata sensibilità ecologica che si è rinominato “La brigata della vecchia quercia” e, guidato dalla pittrice Luisa Cova, porta avanti, instancabilmente, iniziative volte a valorizzare il sentiero e il proprio paese. Riqualificazione e abbellimento con oggetti di riciclo e materiali forniti dalla natura, giornate ecologiche per raccogliere l’immondizia e pulire il fondo stradale, incontri per scoprire le proprietà delle erbe campestri con eventi gastronomici collegati e soprattutto il villaggio degli gnomi e delle fate che ha riscosso molto successo sono solo alcuni dei tanti progetti che Cova e gli altri del gruppo hanno in cantiere. Senza dimenticare che Via Colli, oltre a essere conosciuta da chi ama passeggiare, è nota anche per essere la pista del singolare gioco abruzzese della ruzzola, la gara di lancio delle forme di pecorino stagionato e richiama ogni anno cultori da tutta Italia. Un modo quello de “La brigata della vecchia quercua” per riappropriarsi del proprio territorio e di renderlo attraente e peculiare all’esterno.
Adele Di Feliciantonio