L’AQUILA. La solidarietà non ha confini, ma in questo caso ha due colori: il rosso e il blu. Sono quelli della maglia “Vintage” dell’Aquila Calcio indossata nell’occasione del novantacinquennale e orgogliosamente portata da Brunetti, capitano della squadra aquilana e dai suoi compagni.

Nei giorni scorsi, il capitano rossoblù e la società sono entrati in contatto con i Sanfilippo Fighters, associazione composta da familiari e amici dei bambini affetti dalla mucopolisaccaridosi di tipo III, anche conosciuta come “Sindrome di Sanfilippo”, rara malattia neurodegenerativa che colpisce i bambini. Esiste però un modo per lottare: la ricerca, per la quale ognuno può fare la propria parte. Così come ha deciso di fare L’Aquila Calcio in occasione dei 95 anni di attività, dando la possibilità a Ginevra, bambina aquilana affetta dalla Sindrome di Sanfilippo, di calpestare il prato dello Stadio Gran Sasso d’Italia “Italo Acconcia”, in occasione della partita L’aquila-Pontevomano. A lei, a fine gara, il capitano Brunetti, ha donato la maglia della partita da mettere all’asta e il cui ricavato verrà totalmente devoluto alla ricerca.

“Un gesto semplice, ma potente”, si legge in una nota, “che punta sulla solidarietà e sul grande cuore dei tifosi aquilani (e non solo) perché ognuno può fare la propria parte, ognuno può aiutare i Sanfilippo Fighters a segnare quel gol che cambia la partita”.

Per la Sindrome di Sanfilippo, ad oggi, non esiste una cura e l’aspettativa di vita non va oltre l’adolescenza. Proprio quell’adolescenza che dovrebbe essere ricca di calci ad un pallone, di partite tra amici, di un tifo sfegatato vissuto allo stadio, diventa per i Sanfilippo Fighters solo il 90esimo minuto di una partita molto combattuta.

Fino a domenica mattina si può fare un’offerta per la maglia sull’asta ufficiale al link: https://www.ebay.it/itm/394335193546. A maggior ragione quando, domani 16 novembre si celebra la giornata mondiale di sensibilizzazione sulla Sindrome di Sanfilippo.