VASTO. Quindici mesi senza Jois Pedone. Per la famiglia del ventenne un dolore lancinante che il tempo non ha affatto placato. Un dolore acuito dal mistero che circonda la morte dello studente universitario ritrovato senza vita la mattina del 22 agosto 2022 accanto a uno scoglio di Punta Penna con una zavorra che tratteneva il corpo sommerso. L’angoscia della famiglia verrà ricordata nuovamente dalla trasmissione “Chi l’ha visto?” condotta da Federica Sciarelli. Una troupe televisiva diretta dal giornalista Fabrizio Franceschelli è stata a Vasto in questi giorni per registrare il nuovo accorato appello dei familiari dello studente e compiere nuove verifiche.
La Procura di Vasto ha disposto la proroga delle indagini. L’ipotesi di reato è istigazione al suicidio. Non ci sono indagati e i risultati delle perizie sono coperti dal massimo riserbo. I familiari sono certi che Jois non si suicidò e confidano nella magistratura affinché la morte del loro caro non venga dimenticata e soprattutto non resti impunita. Il ragazzo venne trovato in posizione verticale vicino a un trabocco con un borsone pieno di 40 chilogrammi di rena legato alla caviglia. Sul suo collo, stampata una “Z”, una sorta di marchio fatta con il fuoco. Il tragico ritrovamento stava per essere archiviato come suicidio. La famiglia del ragazzo, che frequentava la facoltà di Economia all’Università di Parma, è convinta che il giovane sia morto a causa di un rito esoterico sfuggito di mano. Ma chi convinse Jois a partecipare a quel rito? Cosa significa quella lettera impressa sul collo, chi legò alla sua caviglia il borsone-zavorra e perché? Tante ancora le domande rimaste senza una risposta. «Non avrò pace fino a quando non saprò la verità», dice angosciata la nonna del giovane, Pia Regina.
La Procura di Vasto ha più volte assicurato alla famiglia che è determinata a scoprire la verità. Diversi gli aspetti che alimenterebbero i dubbi sulla dinamica del decesso. Fino a poche ore prima di sparire, Jois aveva lavorato come sempre nel locale in cui svolgeva la mansione di cameriere. Studente appassionato e privo di ombre, la notte fra il 20 e il 21 agosto 2022, dopo aver chiamato un taxi, si fece accompagnare a Punta Penna. Con sé non aveva il borsone. Dopo oltre un giorno di ricerche, il ritrovamento del cadavere: il corpo di Jois, come ricostruito anche da “Chi l’ha visto?”, venne individuato in acqua da una donna alla base di un trabocco, con una zavorra legata alla caviglia e in posizione verticale. Nello stesso luogo in cui, ore prima, diverse persone sedute sugli scogli non avrebbero visto niente di anomalo. Altri però notarono un’auto nera sulla quale il ragazzo sarebbe salito. In questi mesi al vaglio degli inquirenti c’è anche il cellulare dello studente. (p.c.)
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