OCRE. Era stato già raggiunto da un divieto di avvicinamento, ma, in barba alle disposizioni del Tribunale, ha deciso comunque di irrompere a casa della ex compagna. La donna è riuscita a fuggire dall’abitazione e una volta in strada ha chiesto aiuto al numero di emergenza. Quando i carabinieri hanno raggiunto l’indirizzo della donna, l’uomo era ancora dentro quella casa alla quale non avrebbe nemmeno dovuto avvicinarsi, così da mantenere una distanza di sicurezza dalla sua presunta vittima. Tanto è bastato ai militari per bloccarlo e arrestarlo.
L’ennesima storia di violenza e maltrattamenti tra le mura domestiche arriva da Ocre, nell’Aquilano. Lui, un operaio di 61 anni, era stato già allontanato dall’ambiente familiare. Il giudice del Tribunale dell’Aquila gli aveva intimato di non avvicinarsi alla sua ex compagna, né al luogo di residenza, né a quello di lavoro. Ignorando la misura cautelare che gli era stata inflitta, nei giorni scorsi l’operaio ha fatto irruzione, con forza, a casa della donna.
Quando se l’è visto piombare dentro l’abitazione, l’ex è riuscita a fuggire e una volta in strada ha chiamato i carabinieri. Immediato l’intervento di una pattuglia della Radiomobile della compagnia dell’Aquila, che ha sopreso l’uomo ancora all’interno dell’abitazione. Colto in flagranza di reato per violazione del divieto di avvicinamento alla persona offesa, per il 61enne è scattato l’arresto. Informato dai militari di quanto accaduto, il pubblico ministero di turno ha richiesto e ottenuto la convalida dell’arresto da parte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale dell’Aquila. All’operaio 61enne il gip ha inflitto anche l’obbligo di firma alla polizia giudiziaria.
Grazie alla Legge numero 69 del 19 luglio 2019, conosciuta anche Codice rosso, recante “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere”, è stata introdotta corsia veloce e preferenziale per le denunce e le indagini riguardanti casi di violenza.
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