SULMONA. Fino a qualche tempo fa era considerata la palestra naturale dei sulmonesi che a decine si ritrovavano a passeggiare e ad allenarsi tutte le mattine in quel tratto di strada. «Oggi si rischia di essere investiti dai numerosi camion che a ciclo continuo transitano sulla strada con l’inquinamento acustico e atmosferico che ha raggiunto livelli insostenibili tra il disinteresse di tutti». È il comitato “Morrone, Sulmona, Valle Peligna”, a protestare per l’insostenibile situazione che ogni giorno sono costretti a subire sulla strada che da via dei Cappuccini porta al bivio delle Marane e per i cattivi odori che provengono dalla discarica del Cogesa. I residenti, stanchi di non essere ascoltati, hanno deciso di scrivere alla procura per denunciare una situazione che con l’arrivo del caldo è diventata ancora più insopportabile. «A dispetto della attività di comunicazione di questo comitato, degli incontri con i vertici del Cogesa, delle promesse politiche e delle formali denunce depositate alla magistratura, nessuna iniziativa, nemmeno simbolica, è mai stata posta in essere», scrive il comitato. «Nessuna soluzione è mai stata prospettata. Con questo esposto vogliamo evidenziare un’ulteriore e altrettanto gravissima emergenza: si tratta della condizione di eccezionale pericolosità con la quale sono costretti a convivere automobilisti e pedoni nel tratto extraurbano di via Cappuccini fino al bivio Marane. Il tutto senza un minimo di controllo da parte della polizia locale. Una situazione insostenibile», conclude il comitato, «alla quale bisogna mettere subito riparo prima che accada qualcosa di grave». (c.l.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA .