
PESCARA. Ritardi, carenza di personale e disorganizzazione. Continua il percorso a ostacoli per chi fa richiesta per ottenere l’invalidità civile alla commissione della Asl di Pescara. È la denuncia di Antonio Blasioli e Silvio Paolucci, consiglieri regionali del Partito Democratico. «Ad un mese dalla visita ispettiva all’ospedale di Pescara e dalla risoluzione presentata dal consigliere Blasioli permangono le criticità e le domande in ritardo sono più di 10.000», fanno sapere i due esponenti del Pd nel corso di una conferenza stampa. «Registriamo la totale assenza di una soluzione che consenta il recupero delle domande arretrate». Al momento le commissioni esaminatrici sono nove, effettuando circa 200 visite al mese. «Un numero davvero esiguo che rende di fatto impossibile lo smaltimento dell’arretrato accumulato anche a causa della pandemia con oltre 10.000 pratiche inevase», relative in parte al 2020 e 2021, «per la sola invalidità civile», continuano in coro Blasioli e Paolucci. Secondo gli esponenti del Pd questi ritardi – anche biennali, mentre il procedimento relativo all’accertamento dovrebbe concludersi entro 9 mesi – sono causati dalla carenza di organico dell’unità di medicina legale, «ridotto negli anni all’incirca di un 50% e di fatto costretto a turni massacranti». Ma anche la scarsa efficienza di parte delle commissioni, «i cui membri», fa sapere Blasioli, «vengono remunerati a gettone e fissano le sedute in modo autonomo e arbitrario». I consiglieri del Pd, inoltre, puntano il dito sulle falle del sistema informatico dell’Inps, «che stando a quanto ci viene riferito, raccoglie ed elabora le istanze presentate, ma non è in grado di formulare un ordine di prenotazione». Mirino anche sullo «stato di abbandono in cui versano gli uffici dell’unità di medicina legale, chiusi al pubblico per via delle gravi lacune strutturali, che li rendono di fatto inaccessibili ai disabili». Disservizi che colpiscono quelle famiglie che contano al proprio interno componenti affetti da patologie invalidanti. E ieri mattina a tal riguardo, durante la conferenza stampa, c’è stata la testimonianza dell’avvocato Milena Lanzellotto. «Lo scorso 18 marzo», racconta, «avendo mia madre ultraottantenne e affetta da gravi problemi di deambulazione, ho presentato richiesta per il riconoscimento dell’invalidità. Nel frattempo ho vinto un concorso al Ministero della cultura, per cui entro il 25 novembre avevo necessità di ottenere questo riconoscimento al fine di poter restare a Pescara al fianco di mia madre. Nonostante svariate diffide e certificazioni Asl che attestano come mia madre necessiti di assistenza, il riscontro non è arrivato, per cui a gennaio sarò destinata a Biella. Mia madre dovrà quindi essere assistita da mio marito, quando invece, se la Asl avesse fissato la visita, avrei potuto restare qui e continuare a farmi carico di mamma, dato che a Pescara c’erano due posti disponibili come funzionario». Il Pd promette battaglia ad Asl e giunta regionale, affinché vengano adottate quanto prima tutte le misure necessarie per migliorare un servizio essenziale. «Altrimenti, l’11 gennaio ci ritroveremo sotto la direzione della Asl con tutti coloro che hanno segnalato queste anomalie al fine di far sentire la nostra voce».