
ORTONA. Insulti sessisti a una consigliera comunale di Ortona. La vicenda ha colpito una rappresentante dell’assemblea pubblica cittadina finita al centro di offese in forma anonima attraverso numerosi volantini fatti trovare lungo alcune vie del centro città e in alcune zone più periferiche di Ortona. Sui foglietti stampati sono apparse scritte lesive della dignità della donna e offese nei confronti della sua famiglia. Le forze dell’ordine sono state informate sui fatti.
Non è il primo episodio di questo genere. Nelle scorse settimane, sempre nei confronti della stessa consigliera, si era verificato lo medesimo fenomeno. Sempre con l’uso di volantini in formato A4 è stato diffuso un messaggio offensivo e denigratorio nei confronti suoi e dei famigliari corredato anche da minacce al fine di spingerla a lasciare il suo ruolo istituzionale. Si tratta di accadimenti incresciosi che mettono a rischio equilibri psicofisici di una persona e che nulla hanno a che fare con la politica e con il dibattito sui temi che molte volte si accende nei toni ma che non dovrebbe oltrepassare mai la linea del rispetto personale. Al momento poco è stato detto, nessuno è entrato nel merito della questione che, invece, è rimbalzata su vari gruppi di una nota applicazione di messaggistica. Una situazione che di sicuro rende ancora più teso il clima politico cittadino.
L’episodio, come confermato dalla diretta interessata, è al vaglio delle autorità preposte. Un gesto deplorevole che di sicuro rappresenta una brutta pagina per Ortona. Inoltre, avvenuto alle porte del 25 novembre che segna la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Durante questa ricorrenza molte saranno le manifestazioni in programma con il fine di sensibilizzare sempre più persone al non uso di violenza fisica e verbale nei confronti delle donne. Quanto accaduto, però, spinge a riflettere. Necessaria è la formazione e l’educazione al rispetto fin dai primi anni di vita. Accade ancora spesso che ci si senta legittimati ad usare termini e linguaggi offensivi della dignità di una donna.(b.p.)
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