LANCIANO . «I numeri confermano che la seconda ambulanza h24 a Lanciano è necessaria, vitale. Se poi l’assessore regionale Nicoletta Verì non vuole leggere i numeri e le carte che lei stessa ha firmato, come la delibera del 2019 che estende l’operatività del secondo mezzo, dovrebbe almeno farsi un giro nei territori e parlare con il personale in carico alle ambulanze, per capire quante volte gli utenti si trovano a dover aspettare stesi per terra l’arrivo del soccorso». È il consigliere regionale Francesco Taglieri (M5S) a riaprire il caso della seconda ambulanza a Lanciano che da 12 ore di operatività al giorno, si cerca di far diventare h24 dal 2018, che l’assessore alla salute Verì ha chiuso due giorni fa in commissione vigilanza dicendo che non era più necessaria.
«L’attuale organizzazione delle ambulanze 118 a Lanciano, una h24 e una h12 è conforme agli standard operativi e di sicurezza», ha detto Verì, «e il Comitato regionale emergenza (Crea), tavolo tecnico, analizzando la complessità e i numeri degli interventi gestiti dalla postazione frentana, ha dichiarato esserci un’apprezzabile diminuzione. Quindi la seconda ambulanza attiva 24 ore al giorno non è necessaria».
«Nella delibera di giunta regionale 660 del 2019 c’è il parere favorevole del Crea per l’attivazione di una seconda ambulanza h24», evidenzia invece Taglieri, «addirittura viene dichiarata necessaria. Anche i numeri confermano questa necessità visto il crescendo costante degli interventi eseguiti dalla seconda ambulanza in sole 12 ore: dai 1.069 del 2019, ai 1.543 a novembre 2023. Pertanto non è chiaro a quali numeri si riferisca l’assessore quando parla di “apprezzabile diminuzione” degli interventi. La verità è che non si è capaci di motivare una scelta che disattende un atto di giunta; che questo governo regionale non ascolta la volontà del personale sanitario e non dà seguito alla richiesta di migliaia di cittadini che hanno firmato una petizione per avere il servizio h24».
Verì ha spiegato che a differenza del 2018 oggi a non rendere più necessario il secondo mezzo h24 è la presenza di “altre postazioni con le automediche e soprattutto la piena operatività della centrale unica 118 Chieti-Pescara, che ha ottimizzato i tempi di intervento e l’interoperatività tra le varie postazioni”. «Non sarà certo aver messo in un’unica stanza di Saga gli operatori del 118 di Chieti e Pescara a far aumentare magicamente il numero delle ambulanze su strada o a migliorare un servizio», risponde Taglieri, «e infatti oggi molti utenti, anche in codice giallo, vanno in pronto soccorso con un mezzo proprio. Ricordo all’assessore che sostiene che “mistifico le cose per qualche consenso in più”, che il secondo mezzo in via sperimentale è stato attivato dal 2018 perché lo ha chiesto il territorio: io non ero ancora consigliere regionale ma da cittadino combattevo questa battaglia». (t.d.r.)
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