GIOIA DEI MARSI. I tabulati telefonici, un computer portatile, una pennetta Usb e i compro oro sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti. Si ampliano le indagini sulla scomparsa di Lorena Giancursio, la 16enne di Gioia dei Marsi che ha fatto perdere le sue tracce la sera di sabato 28 maggio. La ragazza è sparita con un’importante somma di denaro e oggetti in oro portati via dalla casa dei nonni.
I TABULATI TELEFONICI
Nei tabulati telefonici di Lorena, ora al vaglio dei carabinieri, si cercano indizi utili alle indagini. Il cellulare risulta spento dal giorno della scomparsa. In particolare, chi indaga sta cercando di ricostruire se la ragazzina abbia avuto contatti frequenti, telefonate o messaggi, con qualcuno al di fuori della sua famiglia e della cerchia dei suoi amici che potrebbe averla aiutata a scappare.
PC E LA PENNETTA USB
I carabinieri hanno sequestrato un computer portatile e una pennetta Usb in uso a Lorena. Sui due dispositivi sperano di trovare qualche elemento utile a indirizzare le indagini. Al momento, infatti, della ragazzina non v’è traccia nelle immagini delle telecamere esaminate nelle ore successive alla scomparsa. In particolare, i carabinieri si sono concentrati sulle telecamere della stazione ferroviaria e quelle al terminal dei bus ad Avezzano. Con molta probabilità Lorena si è diretta a Roma. Già in passato aveva tentato una fuga ed era stata ritrovata nella capitale. Dopo aver escluso che sia salita a bordo di un treno e di un autobus, l’ipotesi più plausibile è quella della fuga a bordo dell’auto di un conoscente. Un complice o qualcuno che possa averla raggirata o indotta a scappare approfittando della sua fragilità di adolescente.
I COMPRO ORO
La 16enne si è allontanata da casa con un’ingente somma di denaro in contante e diversi oggetti in oro. Perché? Le servivano per scappare o è stato qualcuno a chiederle di portare con sé contanti e preziosi? Per questo gli inquirenti stanno indirizzando le indagini anche nei vari compro oro della zona per verificare se la minore possa aver venduto i monili prima di far perdere le sue tracce. Elementi questi ultimi che suggeriscono la premeditazione della sparizione.
LE INDAGINI
Sulla vicenda la Procura del tribunale per i minorenni dell’Aquila guidata da David Mancini ha aperto un fascicolo per sottrazione di minore, al momento contro ignoti. Le indagini sono condotte dai carabinieri. Il fatto che il tempo scorra senza che la minorenne si faccia sentire preoccupa sia i familiari, che temono che possa esserle capitato qualcosa di grave, sia gli inquirenti che finora, in una decina di giorni di indagini, in mano non hanno nulla di concreto. Negli ultimi giorni si sono moltiplicati gli appelli lanciati sui social da familiari e amiche nella speranza che giungano fino a Lorena e possano convincerla a tornare sui suoi passi. (r.rs.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.