
VILLAVALLELONGA. Sarà lo psichiatra Maurizio Cupillari il consulente tecnico del tribunale di Avezzano che dovrà valutare i danni morali subiti dalla famiglia di Villavallelonga dopo l’incursione dell’orso Mario nella loro abitazione, in piena notte.
Il prossimi 5 ottobre il medico giurerà davanti al giudice del tribunale, Maria Proia. I legali della famiglia marsicana, gli avvocati Leonardo Casciere e Daniela Bianchi, hanno contestato all’Ente parco una serie di inadempienze e chiesto un risarcimento danni di 437.675,66 euro.
Potrebbe costare caro al Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise il raid notturno del plantigrado nell’estate del 2017, nella casa alla periferia di Villavallelonga. Incursione che aveva scatenato un vero e proprio pandemonio, con la famiglia svegliata nel cuore della notte dai rumori dell’ingombrante ospite. Al Parco è stato chiesto un risarcimento record per danni morali e materiali. In cima alla lista delle contestazioni avanzate dai due legali la «mancata applicazione del radiocollare già dal 2016» come previsto dal protocollo operativo, che avrebbe fornito al Pnalm gli elementi per monitorare gli spostamenti dell’orso Mario che frequentava abitualmente il centro abitato di Villavallelonga, soprattutto di notte. Subito dopo il raid del plantigrado, l’allora direttore del Parco, Renato Di Cola, su decisione del presidente dell’epoca, Antonio Carrara, aveva stanziando 4mila e 300 euro a titolo di indennizzo per i danni provocati dall’animale che aveva distrutto porte, finestre ed elettrodomestici. Probabilmente a caccia di cibo, nella notte tra il 28 e il 29 luglio di sei anni fa l’orso Mario riuscì a entrare nella cantina dell’abitazione e da qui a raggiungere il piano di sopra, imbattendosi nel capo famiglia. Insospettito da strani rumori, l’uomo, dipendente del Consorzio acquedottistico marsicano, scese in cucina e, invece dei ladri, si imbatté nell’animale. Un incontro inaspettato per entrambi. L’orso indietreggiò, mentre il padrone di casa corse immediatamente in camera per mettere in salvo i figli di 6 e 8 anni e la moglie. I quattro riuscirono a scappare da una terrazza dell’ultimo piano, mentre l’orso rimase per diverse ore dentro la loro casa a far danni. Fu necessario l’intervento dei guardiaparco per allontanarlo. Tanti i danni provocati. Nei giorni successivi l’Ente inviò a casa Bianchi un’impresa di pulizie chiedendo anche un inventario dei danneggiamenti. Il consulente dovrà valutare i danni morali subiti soprattutto dai due figli minori della coppia.
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