TERAMO. Si è tenuto ieri mattina, al liceo classico Delfico, il primo dei numerosi incontri organizzati nelle scuole abruzzesi dal Premio nazionale “Paolo Borsellino” per il XXX anniversario della strage di Capaci e via D’Amelio, per ricordare insieme agli studenti quanto accaduto e riflettere sul tema della legalità e della lotta alle mafie.
Tanta la partecipazione da parte dei liceali – già preparati sull’argomento grazie al percorso di educazione civica svolto in classe – che hanno rivolto numerose domande al giudice del tribunale di Teramo Giovanni Cirillo e all’avvocato Tommaso Navarra. Nei loro interventi, i due relatori hanno parlato delle azioni compiute dai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi nel 1992 a distanza di pochi mesi l’uno dall’altro, che avevano dedicato la vita alla lotta contro “Cosa Nostra”. Un altro punto sè stata la raccomandazione, rivolta agli studenti, di non abbassare mai la guardia, in un momento storico come quello attuale in cui la mafia è sempre presente. L’iniziativa, moderata dal giornalista Antonio D’Amore, si è aperta con i saluti della dirigente dell’Iis “Delfico-Montauti” Loredana Di Giampaolo. «È fondamentale non dimenticare il sacrificio di coloro che sono morti per la giustizia», ha detto la preside, a margine dell’evento, «mantenere il ricordo vivo permette agli studenti di comprendere quanto sia importante essere cittadini consapevoli e tutelare anche nelle piccole azioni del vivere quotidiano la legalità, perché la mafia non è solo la criminalità organizzata, ma nasce dall’omertà e da tutti quegli atteggiamenti in cui si cerca di aggirare la legge a proprio vantaggio, a discapito degli altri».
Chiara Di Giovannantonio
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