TORREBRUNA. Il cattivo funzionamento di una caldaia a legna. Potrebbe essere questa la causa dell’incendio scoppiato la mattina del 1° maggio poco dopo le 10 in una rimessa di Torrebruna appartenente a un pensionato ex titolare di un’agenzia funebre. La quantità di legna presente nei locali ha contribuito ad alimentare il rogo. Dieci estintori non sono riusciti a soffocare le fiamme che si sono estese al piano superiore dove erano parcheggiate tre vetture: due automobili e un furgone. Anche i mezzi sono stati distrutti delle fiamme. Grazie all’arrivo dei vigili del fuoco di Vasto il fuoco ha risparmiato la casa del proprietario della rimessa che è attigua alla struttura. Da Vasto i pompieri hanno mandato a Torrebruna due squadre. I potenti getti d’acqua hanno domato il rogo evitando al fuoco di estendersi anche all’area circostante. Oltre alla rimessa, la struttura ospitava un laboratorio artigianale e una residenza. Come detto è stato tutto distrutto.
I primi accertamenti eseguiti da vigili del fuoco e carabinieri escludono il dolo. Si sarebbe trattato quindi di un fatto accidentale. I danni devono essere ancora quantificati con precisione ma sono comunque ingenti. L’immobile distrutto dalle fiamme è stato dichiarato dai soccorritori pericolante. Non è escluso che debba essere abbattuto. L’accaduto ha scosso l’intero paese. Il proprietario della struttura è conosciuto e benvoluto. In tanti hanno cercato di dargli una mano, ma la natura del materiale andato a fuoco ha vanificato ogni sforzo. (p.c.)
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