
L’AQUILA. «Le primarie di un grande partito, ancorchè segnato da una crisi profonda, sono sempre una grande occasione di confronto. Abbiamo registrato con piacere il coinvolgimento di energie nuove, l’apertura di un confronto sostanziale e i primi segnali di un “cambio di metodo” che saranno fondamentali nella successiva fase costituente della nostra comunità democratica». A parlare sono gli amministratori del Pd Gianni Anastasio (Pizzoli), Giacomo Carnicelli (Tornimparte), Fabrizio D’Alessandro (Barisciano), Iside Di Martino (Cagnano Amiterno), Giammatteo Riocci (Ocre), Marco Giusti (Scoppito) che hanno aderito al progetto di Stefano Bonaccini «che mette al centro dell’azione politica del “nuovo” Partito democratico il coinvolgimento dei territori. Il Pd», sottolineano, «dispone di molte donne e uomini capaci, a tutti i livelli: la gran parte opera proprio nei territori, con responsabilità di guida del partito locale e delle amministrazioni comunali, provinciali e regionali. Apprezziamo la volontà di Bonaccini di attingere a piene mani dal territorio nella costruzione delle nuova classe dirigente del Pd. L’apprezziamo perché vediamo in questo coinvolgimento la volontà del partito di tornare a confrontarsi con le periferie e l’intenzione di tornare a parlare ai ceti sociali più fragili».
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