LANCIANO. Un centro antiviolenza per donne e bambini prenderà il posto di un rudere e degli orti abbandonati a Villa Andreoli. Un regalo di Natale quanto mai gradito quello ricevuto dalla giunta Paolini che si è vista assegnare 1.490.000 euro dal Pnrr, con l’avviso volto alla valorizzazione economica e sociale dei beni confiscati alle mafie, per realizzare un centro antiviolenza su un terreno confiscato ad un uomo accusato di concussione. A pochi giorni dall’ottenimento di 3 milioni di euro per la riqualificazione dell’ex calzificio Torrieri, il Comune incassa altri fondi per la città. «Non finiremo mai di ringraziare le strutture comunali che con massima collaborazione e impegno stanno ottenendo questi ottimi ed importanti risultati per il nostro territorio», commenta l’assessore al Pnrr, Tonia Paolucci.
IL CENTRO ANTIVIOLENZAIl centro antiviolenza per donne e bambini da realizzare in un fabbricato di 200 metri quadrati e su un terreno con 6 orti confiscato nel 2015 dalla Procura di Lanciano ad un uomo accusato di concussione, era talmente ambizioso e importante che se non fosse stato finanziato dai fondi del Pnrr la giunta Paolini lo avrebbe inserito nel piano triennale delle opere pubbliche, ma ora i fondi Next generation Eu ci sono e il progetto può partire. Nel 2017, quando il Comune ottenne definitivamente terreno e rudere, l’ex sindaco Mario Pupillo utilizzò solo il terreno, creando degli orti urbani, perché il fabbricato era decadente, ora invece la giunta Paolini può recuperare l’intera area. «È prevista la demolizione della struttura, che è un rudere, e la ricostruzione di un edificio nuovo da adibire, appunto, a centro antiviolenza», spiega l’assessore Paolucci. «È una casa moderna, di prima accoglienza, che vedrà subito anche l’attivazione della gestione tramite associazioni. Anche i terreni saranno utilizzati per scopi sociali, visto che il progetto degli orti, anche per il Covid, è fallito. Nel cronoprogramma fissato dal Pnrr l’aggiudicazione dei lavori deve avvenire entro il 30 giugno 2023 e l’attività di esercizio avviata entro il 31 dicembre 2025». Un centro dal grande valore sociale, considerato l’elenco di violenze su donne e bambini in costante crescita, come l’ultimo femminicidio avvenuto pochi giorni fa, quello di Eliana Maiori Caratella a Miglianico per mano del compagno Giovanni Carbone, poi suicida nel carcere di Lanciano.
I FONDII soldi per il centro si aggiungono all’elenco dei fondi e, soprattutto ai progetti, che la giunta ha incassato dal Pnrr finora: oltre 5.700.000 euro. Ci sono i 3 milioni per la ristrutturazione dell’ex calzificio Torrieri, i 354mila euro per la realizzazione della mensa per l’infanzia di Olmo di Riccio (in appalto), i 200mila euro per realizzare percorsi per disabili nell’ex scuola di San Iorio; 383.013 euro per la digitalizzazione e altri 280.932 euro in arrivo; 250mila euro per la sala Mazzini. In attesa di risposta il progetto per le biblioteche da 240.279 euro, mentre i 2 milioni per il giardino della biblioteca comunale sono dinanzi al Tar e accesso agli atti per i 9 milioni per la demolizione e ricostruzione della scuola media Mazzini.
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