CHIETI. Sì ai festeggiamenti per Capodanno, no all’uso di botti e petardi. È questo il diktat del sindaco Diego Ferrara a pochi giorni dalla notte di San Silvestro che vede alla mezzanotte del primo dell’anno sparare in aria fuochi colorati e lanciare petardi. Il sindaco si appella – anche quest’anno – al «senso civico» ricordano «la validità permanente e illimitata» dell’ordinanza firmata da lui stesso nel 2020. E Chieti, dieci anni fa, è stata città capofila nella stesura del regolamento per il divieto di utilizzo di petardi e botti.
L’APPELLO DEL SINDACO «L’ordinanza per i fuochi d’artificio la firmai nel 2020 con validità permanente e illimitata», spiega Ferrara che ricorda alla cittadinanza alcuni dei danni che possono provocare i fuochi. «Non tutti sanno che essi hanno un effetto dannoso sulla salute umana, animale e ambientale», continua Ferrara, «i fuochi d’artificio incrementano l’inquinamento dell’aria di circa il 50 per cento con particelle fini chiamate Pm10, quali stronzio, alluminio, piombo e titanio, in grado di penetrare in profondità nell’apparato respiratorio fino agli alveoli polmonari».
GLI INCIDENTI È di alcuni giorni fa il rogo divampato sul letto di una palazzina in via Federico Salomone, a pochi metri da piazza Garibaldi, a causa dello scoppio di alcuni giochi pirotecnici. Un incidente che fortunatamente si è concluso senza morti e feriti, ma che poteva andare anche diversamente. «Occorre valutare la pericolosità intrinseca dell’accensione e vicinanza fisica ai fuochi stessi che ogni anno fanno vittime e feriti», continua il sindaco, «il mio consiglio, a tutti coloro che hanno la fortuna di poter festeggiare l’anno nuovo, è di farlo in allegria ma nel rispetto degli altri esseri umani e animali».
GLI ANIMALISi rinnova anche l’appello a non usare i petardi per il rispetto degli animali «sono particolarmente sensibili a questa tipologia di rumori», aggiunge Ferrara, «possono subire traumi fisici, cardiaci e neurologici». Si aggiunge al messaggio di sensibilizzazione lanciato dal sindaco anche l’assessore alla Tutela del mondo animale Fabio Stella. «Come ogni anno spero nel senso civico dei cittadini», dice l’assessore, «perché i botti creano problemi e, a volte, la morte anche alla degli animali d’affezione e anche di quelli randagi». Tra i danni e pericoli ci sono poi anche quelli «a terreni e campagna», aggiunge Stella. L’esplosione di fuochi d’artificio e botti rilascia infatti diverse sostanze nocive in quantità massicce che ricadono su campi coltivati e alberi da frutto.
iL REGOLAMENTO Nel 2013 Chieti è stata la città capofila ad avere steso e approvato in consiglio comunale il regolamento per il divieto di utilizzo di petardi e botti di ogni genere su tutto il territorio comunale. Promosso dall’ex consigliere comunale Marco Di Paolo dell’allora giunta guidata dal sindaco Umberto Di Primio, il provvedimento è in vigore per 365 giorni l’anno ed è stato il primo in Italia a regolamentare anche il commercio itinerante di botti e fuochi. Tra i cinque articoli non mancala parte delle sulle sanzioni: chi non rispetta il regolamento può infatti incorrere in multe che vanno da 150 fino a 3mila euro.
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